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ROMA (10 ottobre) - Oggi studenti in piazza per protestare contro i
provvedimenti del governo in materia di scuola. Cortei e
manifestazioni in quasi 100 città fra cui Roma, Torino, Bologna,
Firenze, Padova, Venezia, Palermo. L'Unione degli studenti si mobilita
in tutta Italia e in tutti i capoluoghi del Lazio per far sentire la
propria voce contro i provvedimenti della Gelmini. «Diciamo no ai tagli
previsti in finanziaria, no al taglio del personale e chiediamo al
Governo una politica lungimirante sulla conoscenza, vista non come una
voce di spesa da tagliare ma come un investimento per il futuro
sociale, culturale ed economico del Paese - dice Stefano Vitale,
coordinatore dell'UdS Roma - Purtroppo non vanno in questa direzione
l'abbassamento dell'obbligo scolastico, il maestro unico l'inesistenza
di fondi per il diritto allo studio e l'edilizia scolastica, per questo
l'Unione degli Studenti si mobiliterà in tutta Italia e nel Lazio».
In
piazza anche gli aderenti alla Rete degli studenti. «Ci mobilitiamo
contro i tagli di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica - spiegano -
che è la vera riforma messa in campo dal Governo
Gelmini-Tremonti-Berlusconi. Contro un governo che conta balle, per
rivelare la verità all'opinione pubblica».
Il corteo a Roma,
con partenza a Piazza di porta San paolo, si snoda attraverso via del
campo Boario, via Zabaglia, ponte Sublicio fino ad arrivare a viale
Trastevere dove gli studenti terranno un'assemblea a cui sono stati
initati a partecipare rappresentanti del Cidi (centro di iniziativa
democratica degli insegnanti), della Flc-cgil e genitori rappresentanti
ella scuola Iqbal Masic. Durante il corteo sarà messo in scena lo
«SConcerto» degli studenti contro il Ministro Gelmini, «suonandogliele»
con pentole, fischietti, strumenti musicali.
E INTANTO CALDEROLI HA DETTO CHE I BIDELLI NON SERVONO A NIENTE NELLA SCUOLA!TRA UN PO' IL GOVERNO BERLUSCONI LICENZIERA' TUTTI PERCHE' NESSUNO DI NOI SERVE A NULLA!SOLO BRUNETTA E COMPANY SERVONO..SI A MANDARE L'ITALIA NEL BARATRO!
YOUDEM TV
CANALE 813 DEL BOUQUET SKY.
BERLUSCONI SE LA RIDE MENTRE L'ITALIA AFFONDA!QUESTO PAESE MERITA GENTE IN GRADO DI GOVERNARLO E NON UN GOVERNO DI INCAPACI!
TV NO RETE 4
BERLUSCONI-DELL'UTRI-MANGANO E LA MAFIA!
A SILVIO!
portami sempre nel tuo cuore
Tu che fai tutto in quattro e quatr’otto
toglici presto l’articolo 18
Giacchè sei senza coscienza
rubaci pure la contingenza
Visto che sei senza pietà
levaci pure l’anzianità
E se vuoi fare le cose serie
lasciaci anche senza ferie
Per migliorare la situazione
togli di mezzo la liquidazione
Se l’inflazione ancora dilaga
fregaci pure la busta paga
E per far dispetto ai sindacati
aumenta la schiera dei disoccupati
Affinchè sia tutto normale
facci pagare anche l’ospedale
Perchè vada tutto a buon fine
facci pagare anche le medicine
Per evitare ulteriori danni
mandaci in pensione a 90 anni
E poichè a 90 anni saremo caput
VA FA MMOCC’ A CHI TE MMURT!!!
Il numero di tessera della P2 assegnata al Cavalier Berlusconi è: tessera 1816, codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, data di affiliazione 26 gennaio 1978.
Nella relazione finale della Commisione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2 si legge: "...alcuni operatori (Genghini, Fabbri, Berlusconi) trovano appoggi e finanziamenti al di la’ di ogni merito creditizio...". Le due grandi banche, infatti, che danno credito a Berlusconi sono la Banca Nazionale del Lavoro e il Monte dei Paschi di Siena, dove durante gli anni ‘70 la P2 e’ piu’ attiva. Il Monte dei Paschi concede tra il ‘70 e il ‘79 70 miliardi di mutui fondiari a Berlusconi a tassi fra il 9 e il 9,5%.
Il 10 Aprile 1978 Berlusconi inizia una collaborazione come editorialista sul maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, proprio quando la loggia P2 acquisisce, come dice la commissione parlamentare d’inchiesta "il controllo finanziario e gestionale del gruppo Rizzoli".
Interpellato su Licio Gelli, Berlusconi risponde: "...Anch’io come 50 milioni di italiani, sono sempre in curiosa attesa di conoscere quali fatti o misfatti siano effettivamente addebitati a Licio Gelli. Anni di inchieste sono serviti solamente ad offrire alle varie fazioni politiche un terreno di lotta e di calunnie facile quanto strumentale.
SILVIO BERLUSCONI IL CAZZATARO
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