BERTOLDO E GLI ALTRI

IL VIAGGIO


Alboino ha deciso di mettersi in viaggio e prepara le valigie. In una mette le sue corazze, gli elmi, le spade e tutto quello che serve per la guerra. In una sporta mette del pane e dell'arrosto e qualche bottiglia di vino per il viaggio. In un borsone mette le mutande di ricambio. Poi chiama il suo governo e il suo popolo e gli ordina di salire sul treno. Tutti salgono, senza portarsi niente appresso, solo le armi e i pannolini e i pannoloni. Mastro Geppetto taglia qualche albero e riempie d'acqua la caldaia. "Se avessimo la corrente elettrica", sospira Alboino. Tant'è. Il treno si mette in moto. Nessuno si domanda dove va, ma Alboino lo sa. Cammina, cammina, e passa Pavia, e passa l'Appennino, e finalmente arriva a Spoleto, e Alboino decide di fare una sosta, anche perchè i carri bestiame puzzano molto e devono essere lavati, e i vagoni passeggeri puzzano anche loro, ma si sente meno l'odore, perchè è  l' odore abituale dei passeggeri. Il paesaggio piace a tutti, fa meno freddo che in Val Padana, e decidono di fermarsi lì, almeno provvisoriamente, e di fare un ducato. Suona bene, il Ducato di Spoleto.