BERTOLDO E GLI ALTRI

BEFANA


Per la Befana, il Re Alboino aveva organizzato una grande festa al castello, e aveva invitato tutti i sudditi che volessero intervenire, portando tutti i bambini che volevano, purchè si fossero lavati anche dietro le orecchie. E fu così che Marcolfa acchiappò il recalcitrante Bertoldino, e con la striglia del somaro gli tolse tutta la zella, e, già che c'era, gli lavò anche la testa. Il colore di Bertoldino cambiò, e, quando indossò i vestiti della festa che erano appartenuti a Bertoldo quendo era bambino, sembrava quasi un principino. Anche Bertoldo e Marcolfa, e tutti gli abitanti dei luoghi indossarono il vestito della festa, e si recarono al castello. Alboino aveva fatto venire un'orchestra che suonava ritmi latino- americani e tutti cominciarono a ballare, e poi a ingozzarsi di pasticcini, babà, panini col salame, eccetera. Erano tutti contenti. Verso la fine della festa (cioè alle cinque del pomeriggio, causa divieto dell'uso di candele), Il Re si rivolse al suo Popolo e lo ringraziò di essere intervenuto così numeroso, e poi aggiunse:"Vi ricordo che nella finanziaria di quest'anno ho dovuto aumentare le tasse per le spese voluttuarie". Quasi nessuno capì, perchè erano sbronzi, ma qualcuno pensò: E dove li troverà i soldi? Vallo a sapere! Ahimè, Bertoldo lo sapeva.