Ricomincio da qui...

Pensieri a colori delle ore 20.52 del 13 luglio 2010 - lasciati a metà.


Stasera è una serata come tante altre dell'ultimo periodo: ha fatto finta di piovere – giusto quattro gocce in croce – e ora se n'è uscito un venticello niente male che pare spazzare via dolcemente anche i più tristi pensieri.Serata d'estate e io me ne sto in cortile, seduta su una sedia a sdraio che cade a pezzi, a scrivere i pensieri che mi passano per la mente in un foglio bianco del mio portatilino color rosa confetto; sì, proprio rosa confetto, un colore che non mi si addice molto. Io sono una che porta colori forti: rosso, viola, verde, giallo... il rosa non è da me; il rosa lo portano le ragazzine iper sdolcinate che si sparano Twilight o New Moon un giorno sì e l'altro anche. Io che non so nemmeno di che trattano questi filmacci adolescenziali; ne ho sentito parlare perché domani sera sono stata invitata al cinema a vedere il sequel di queste due pellicole. Mi hanno obbligato a vedermi questi due film perché non si può andare al cinema a vedere il sequel di un film senza prima aver visto i precedenti. Mi hanno ficcato in borsetta i due dvd – ovviamente masterizzati – ma io non ho alcuna voglia di vedermi queste cose. Che cazzo me ne frega a me se non li ho visti! Ho vissuto benissimo fino a questo istante senza aver visto queste porcherie. Massì, dai, sono porcherie: non sono i film a cui sono abituata. Io sono una che guarda film “più impegnativi”, film che hanno tutte le caratteristiche per essere definiti tali. Mi hanno detto che si tratta di una storia d'amore e già qui ammetto di aver storto il naso: io non ne voglio sapere delle storie d'amore per dei validi motivi, cazzo! Innanzitutto inizio a piangere come una disperata, mi viene il mal di testa, gli occhi gonfi – insomma, sto male fisicamente! Eppoi io mi faccio già abbastanza film nella mia mente e vedere queste cose è pane per la mia immaginazione perché inizio a pensare che sarebbe bello vivere un'intensa storia d'amore; penso a quanto mi piacerebbe poter essere ricambiata in amore e tutte quelle solite cose che si pensano quando si vedono i film d'amore. Comunque ho deciso di andarci lo stesso a vedere sto famoso film, più che altro per curiosità e perché la compagnia non mi dispiace affatto – a parte una persona che penso ci sarà sicuramente. Ma stasera ho deciso di scrivere e di non far entrare questa persona in queste righe: voglio lasciarle un ruolo marginale perché sono stufa di dedicarle troppe attenzioni invano. Stasera voglio provare a mettere giù i pensieri che mi saltano in mente senza però andare a toccare la mia scottante – o è meglio dire bruciante – situazione sentimentale. Vorrei provare a lasciare la mente libera e solamente scrivere cercando di non cadere in banalità e patetismi. Sì, dicevo che io sono una da colori forti: sono una che se potesse essere rappresentata dai colori questi sarebbero colori forti, accesi, anche molto contrastanti tra di loro.Ricordo che quando ero alle superiori, in terza, quarta superiore vestivo con dei colori che facevano a cazzotti tra di loro; portavo il giallo e il viola sempre in coppia; il rosso e il verde spesso assieme e non mancava giorno che li mescolassi un po' tutti. Era un periodo davvero strano e penso che la confusione che avevo dentro di me era chiaramente palesata con i colori dei miei vestiti. Quello era il periodo arcobaleno. Poi sono un poco “evoluta” e ho iniziato a vestire in maniera meno arlecchinesca. Ho cominciato a divenire meno critica verso lo stile che impone la moda del momento. Parte del mio cambiamento è stato aiutato da un mio ex ragazzo e già chiamarlo ragazzo mi viene male allo stomaco. Non riesco ancora a capire che cazzo m'è passato per la mente quando quella sera, nel suo salotto, distesi su una coperta davanti alla tele mentre sullo schermo passava “American beauty”, ci baciammo. Mamma mia! Ed ero pure convinta! Ma dovevo già saperlo da com'è iniziata la cosa che andava a finire male. Oddio, non è che sia finita male, lui semplicemente quando io stavo male – passai un periodo di merda dal punto di vista della salute, tre mesi fuori e dentro dall'ospedale – s'è allontanato e non si è fatto più vivo; io finalmente avevo capito com'era andato il tutto e quindi lo lasciai andare via, se ora tornassi indietro lo spedirei con un bel calcione in culo. Io e quel tipo non avevamo niente in comune, forse il fatto che i nostri genitori provengono dalla propria borgata ma null'altro, giuro, niente!Non voglio uscire dall'argomento e quindi lascio il mio ex là dov'è sepolto e torno sulla strada che stasera sto percorrendo; l'ho tirato in ballo perché egli ha contribuito al cambiamento del mio stile nel vestirmi. Ricordo che si vergognava di andare in giro come e una volta mi portò al Coin a fare acquisti e comperai un paio di pantaloni neri, una camicia bianca e un golfino grigio. Diciamo che egli mi aiutò – finalmente – a raffinare il mio gusto. E da allora ho iniziato ad abbinare i colori; porto tutt'ora colori molto accesi ma tendo a coordinarli tra di loro: se porto una maglietta gialla, metto un paio di calzini gialli...Il post di stasera si conclude così perché ho perso la vena scrittoria. Io però lo pubblico lo stesso.