Creato da La_Guardiana il 08/09/2007

Beth's World

Tutta l’esistenza è cogliere l’attimo che fugge, che non vuol dire inseguire chi non esiste. In quei giorni sabbatici francamente mi convinsi di aver addomesticato le briglie della mia storia, invece stavo solo facendo una pausa, per paura di crescere, perché, alla fine, mi sembrò, così chiaro tutto. Nella vita si può fuggire da un sacco di cose o affrontarle con coraggio.

 

 

SECRETS&LIES

Post n°274 pubblicato il 07 Aprile 2009 da La_Guardiana

Per un attimo mi sono sentita importante....

ma è stato giusto un attimo....

A volte pensi che qualcuno ci sia per te,
sempre e invece ritrovi solo il tuo silenzio.
Oggi ho ritrovato Valentina
e questo è un ottimo segno...

del Tempo...

 i segreti non vanno protetti...certe vite sono solo un enorme importante segreto
oppure solo una ENORME BUGIA...
ciò che conta è saperlo...
Certe vite e certe persone si assomigliano talmente tanto che te le ritrovi sempre nella stessa vita e cominci a tenere il segreto e a dire le tue bugie.

Bentornata Valentina...

 
 
 

.Replay.

Post n°273 pubblicato il 03 Aprile 2009 da La_Guardiana

 

Dentro al replay
fra miliardi di altri ci sei
e non hai scia
luminosa d'auto
anche di periferia
come i sogni che farai
o prenderai a noleggio
quando ti addormenterai
con le scarpe sul letto
Dentro al replay
con la testa girata un po' in su
da fotografia
ci sei anche tu prima di andare via
"se rimango ancora qui
è come se morissi
e guardandomi allo specchio
ad un tratto sparissi"
Cadono le stelle e sono cieco
e dove cadono non so
cercherò, proverò, davvero
ad avere sempre su di me il profumo delle mani
riuscire a fare sogni tridimensionali
non chiedere mai niente al mondo
solo te
come una cosa che non c'è
cercando dappertutto anche in me
ti vedo
Dentro al replay
per un attimo c'ero e anche lei
ma in quel momento
qualcosa ho cancellato
si è fermato il tempo, la sua regolarità
e come se morissi
è sparita anche la luna,
è cominciata l'eclissi
Cadono le stelle
allora è vero
e io non so se ci sarò
dove andrò
non lo so se lo merito o no
se correggerò gli effetti dei miei guasti nucleari
se troverò il coraggio ti telefono domani

e più sarò lontano e più sarò da te
dimenticato e muto
come uno che non c'è
tornerò, tornerò davvero
a sentire su di me profumo delle mani
di notte io farò sogni tridimensionali
senza chiedere mai niente al mondo
neanche a te
senza chiedermi perché
ti vedo dappertutto
anche in me
ti vedo

 
 
 

MI_AMI

Post n°272 pubblicato il 30 Marzo 2009 da La_Guardiana

MI_AMI???

No non conosco nessuno che abiti in Florida....

 

Non faccio mai questa domanda perchè ho sempre temuto e saputo la risposta... la risposta era NO... NO... NO...

Ora non la faccio perchè conosco e non temo la risposta....

La risposta è Sì Sì Sì

IO odio che mi si faccia questa domanda... è come alimentare aspettative...

l'amore è non ha bisogno di conferme, scadenze, sì... ha bisogno solo del suo arcodamore... io non ho risposte, ricette, formule magiche... ho solo tempo e voglia di aspettare, aspettare la magia.

 

 
 
 

...

Post n°271 pubblicato il 26 Marzo 2009 da La_Guardiana

Quando tu mi hai scelto
- fu l’amore che scelse –
sono emerso dal grande anonimato
di tutti, del nulla.
Sino allora
Mai ero stato più alto
Delle vette del mondo.
Non ero mai sceso più sotto
Delle profondità
Massime segnalate
Sulle carte del mare.
E la mia allegria era
Triste, come lo sono
Quei piccoli orologi,
senza braccio cui cingersi,
senza carica, fermi.
Ma quando mi hai detto: “tu”
- a me, sì, a me, fra tutti –
più in alto ormai di stelle
o coralli sono stato.
E la mia gioia
Ha preso a girare, avvinta
Al tuo essere, nel tuo pulsare.
Possesso di me tu mi davi,
dandoti a me.
Ho vissuto, vivo. Fino a quando?
So che tu tornerai
Indietro. E quando te ne andrai
Ritornerò a quel sordo
Mondo, indistinto,
del grammo, della goccia,
nell’acqua, nel peso.
Sarò uno dei tanti
Quando non ti avrò più.
E perderò il mio nome,
i miei anni, i miei tratti,
tutto perduto in me, di me.
Ritornato all’ossario immenso
Di quelli che non sono morti
E non hanno più nulla
Da morire nella vita.
(P. Salinas)


 
 
 

come foglie

Post n°270 pubblicato il 17 Marzo 2009 da La_Guardiana

Come foglie...

 

 
 
 

X TE...IL CIELO HA UNA PORTA SOLA


 

IL MIO SOGNO SEI TU...

Chiudi gli occhi e seguimi!
voglio mostrarti notti infinite
paesaggi incantati, stelle sconosciute
e farti dimenticare per sempre
i timori del risveglio.
non c'è niente che possa svanire con l'alba
e non mi cercare lontano.
questo mondo è già dentro di te
sorridigli!

Grazie Amore...

 

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"...forse sono i nostri errori a determinare il nostro destino. Senza quelli che senso avrebbe la nostra vita... Probabilmente se non cambiassimo mai strada non potremmo innamorarci, avere un figlio, essere cio' che siamo....del resto le stagioni cambiano, e così pure le città. La gente entra nella tua vita e poi ne esce, ma è confortante sapere che coloro che ami rimangono per sempre impressi nel tuo cuore."

 

L'UNICA REGINA!!!

 

LA GUARDIANA

Quando io svegliandomi al mattino entravi
nella costituzione dei pensieri
che in fraseggio infinito compitavano
gli enigmi da risolvere, i sacrifici e i doni
che avrei deposto sulla soglia stretta
del tuo così diversamente ingombro
mattino di fretta e di faccende, da cui
usciva, senza che mai davvero io
la vedessi, quel solito rumore
di porta che si chiude, disperando
di me ostinata artefice di deluse chiavi,
cercavo la mia perduta grazia, quell'infanzia
che in armonia cedevole ascoltava.
Ero colpevole. Di non saper raggiungere
per troppa mira la chiusa morbidezza
del tuo cuore: passando per la mente,
sì, con le parole, le valorose mie nobili
scudiere, cui avevo sempre dato
immenso credito - che a loro era passata
la gloria delle chiavi. E adesso che cos'erano
se non le vuote prove di un avvocato
che voglia impratichirsi del mestiere?
Un'impotente e macchinosa avvocatura
per rendermi ai tuoi occhi, e ai miei,
meno colpevole. Di non saper trovare
la porta che non c'era, quella sognata porta
che ti chiudeva centuplicata in bene,
che anche tu, guardiana stanca, sapevi
che non c'era, ma che anche tu sognavi
sperando che le chiavi, la faticosa
virtù delle mie chiavi facesse esistere
quello che non c'era, che se io avessi inventato
il suono giusto, il giusto combinarsi
di parole, fossi riuscita nella
descrizione, saremmo entrate in due
in quell'invenzione. Per poi scoprire
che il piacere non ha porte e che
se mai l'avesse stanno aperte, che
potevamo allora rimanere fuori
sfornite e arrese tutte e due alla pari
giocando io alla porta tu alle chiavi.

(P. Cavalli)

 

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