Betta....

Lasciatemi morire....


 Oggi sulla prima pagina del giornale ho letto, a caratteri cubitali, la notizia riguardante il Biotestamento.. Sto sperando fino all'ultimo che questa legge non passi al Senato in quanto, riprendendo le parole di Di Pietro, la vedo una legge anticostituzionale. Lo stato italiano è laico e laico, etimologicamente parlando, denota la rivendicazione, da parte di un individuo, dell'autonomia decisionale rispetto a ogni condizionamento ideologico, morale o religioso altrui. Trovo che questa legge sia una sorta di diktat imposto dallo stato che vincola il libero arbitrio dell'uomo nella facoltà di scegliere di vivere e morire. Numerosi sono i drammatici fatti di cronaca che negli ultimi anni hanno richiamato l'attenzione degli italiani sul tema dell'eutanasia: dal caso di Terri Schiavo, la giovane donna statunitense, da tempo in stato vegetativo persistente, per la quale, dietro la richiesta del marito, l'autorità giudiziaria dispose la sospensione dell'alimentazione artificiale, al caso di Piergiorgio Welby, che affetto da distrofia muscolare progressiva e costretto a respirare tramite una macchina, chiese la sospensione delle terapie. Si tratta di notizie che scuotono profondamente la nostra coscienza di forte matrice cristiana, vivendo noi, in un Paese che ospita il Papa.Ho spesso affrontato questo dibattito con i miei genitori. Sono stata molto dura e realistica con loro imponendo la mia volontà di morte nel caso in cui, a seguito di qualche incidente, dovessi rimanere in stato vegetativo... Mio padre, cristiano e praticante, notevolmente risentito, mi ha sempre invitato a stilare il mio biotestamento ... Mia madre invece, affine al mio pensiero mi ha sempre appoggiato nella mia decisione.. La nostra educazione moderna, laica e illuminista, sensibile ai diritti umani, ci porta a pensare che siamo legittimi proprietari della nostra vita, liberi di condurla come ci piace e perciò anche di interromperla quando l'esistenza ci appare troppo dolorosa o priva di significato. Come abbiamo il diritto di vivere riteniamo di avere anche il diritto di morire. Personalmente non vorrei mai vedere i miei genitori stremati nell'assistermi su un lettino d'ospedale per 10 anni nella speranza vana che il mio stadio medico cambi.. Mi pongo una domanda : lo stato vegetativo significa VIVERE O SPRAVVIVERE? Vivere per me è avere sogni, realizzare progetti, avere la facoltà di scegliere, amare , piangere e non essere aiutati da una macchina per poter mantenere attive le funzioni vitali....