Betty Elena Betsabea

Grecia


E' tempo di vacanze !eno... dia.... tria ...zumpappà a ritmo di SirtakyGrecia :istruzioni per l'uso  Non ve n’abbiate male…ho creato una parodia divertente,un po’ ironica sulla patria di Ulisse
Vita grecaIn  Grecia è meglio vivere da turisti: seguendo le usanze dei locali si rischia infatti di far crollare la teoria darwiniana dell’evoluzione della specie. Siete dei patiti dell’età primitiva? Strani odori naturali si mescolano a quelli del mousakas e del souvaklia ed entrare in bagno richiede una  buona mezz’ora di training autogeno.
Gli svaghi dei greciDa bravi discendenti del popolo nobile dei Dori i greci non si spostano…migrano! Non più sui cavalli ma su caval-machine . Sveliamo l’arcano. La tipica famiglia greca per due giorni di camping trasporta con se : tavoli, sedie, frigo-bar, coperte, lettini da campeggio, luminarie, barbecue con annesso carbone, piatti, posate, pentole e altri attrezzi da cucina e la poltrona preferita del nonno, che si sa, non può farne a meno.Lo spazio vitale di ciascuna famiglia si estende perciò per metri e metri quadri ( tanto i turisti nelle canadesi non occupano spazio !) Avere dei greci per vicini di tenda significa essere sottoposti ad un controllo implacabile ventiquattro ore su ventiquattro ! Il momento più bello per un padre di famiglia greco è il ritorno dalla doccia delle turiste; organizza seminari preparatori ad uso dei figli che infatti seguono la scena con l’interesse di Newton per la caduta della mela! Anziché scoprire la gravità loro si limitano ad intravedere le tette.
Una famiglia greca non vi farà mai sentire soli; avrete sempre i bambini intenti a giocare scherzosi alle otto del mattino, proprio di fronte alla vostra canadese e potrete udire appassionanti discussioni ad ogni ora del giorno e della notte. P.S. la voce dei greci supera in intensità i decibel prodotti da un acuto di PavarottiI ragazzi greciAspetto tipicamente fantozziano, look da borgataro in libera uscita , capelli per la serie “dietro al capo li lascio un po’ più lunghi” e abbigliamento stile “ se mi vesto così forse sembro uno straniero”; sguardo sornione da animale predatore e di chi la sa lunga! ( ti aggiusto io bambina ), qualche tatuaggio sparso qui e là, ad esaltare la potenza del bicipite, sono forniti di mezzi di locomozione assai ardui e intriganti. La motoretta è sempre di moda; chi ha mezzi più facoltosi ( vedi galli da spiaggia ) preferisce il motoscafo, possibilmente bianco o rosso per farlo risaltare maggiormente sulle onde del mare . Massima figata il Mercedes o in alternativa il fuoristrada parcheggiato con estrema attenzione alla coreografia ( e non al codice della strada ) davanti al ristorante.Consigli di comportamento: i ragazzi greci non hanno il senso della misura; bramosi di carne straniera, ( anche perché quella ellenica per loro è inaccessibile se non per vie legali, vedi matrimonio ) individuano la preda, la mordono e...orrore!..non fuggono.Dire ciao ad un ragazzo greco significa ritrovarselo ovunque, compreso sacco a pelo e scorta di cibo, per giorni e giorni! Farà capolino sulla spiaggia, ripeterà meccanicamente le dieci parole di inglese che conosce per ore ed ore,vi  ossessionerà in discoteca, al bar, al ristorante, certo che la sua preda non potrà resistere oltre a tanta scientifica rottura di palle!In Grecia scordati di avere un minimo momento di privacy ma tieni presente che “c’è sempre qualche uomo che ti guarda !”
Corollario: il motivo per cui i ragazzi stranieri hanno tanto successo in Grecia sta nel fatto che le turiste si buttano letteralmente su di loro, per sfuggire almeno per  qualche ora ai maschi locali.Una strana legge fisica vige in Grecia. Dite il vostro nome ad un elleno e per giorni vi sentirete chiamare da tutti ! Ottimo sistema per entrare nel mito: di voi si favoleggerà molto  a lungo. Apparentemente i ragazzi greci sono molto generosi: offrono da bere con grande liberalità, fiduciosi però nella sopravvivenza della antica forma del baratto : DO UT DES...da qui altra frase latina assai veritiera e preoccupante ( Allarmante! ) TIMEO DANAOS AC DONA FERENTES ( n.d.r. temo i greci anche quando portano i doni ). Per evitare perciò di ritrovarsi nella imbarazzante situazione di chi spiega che un bacio non vale no, una birra, occorre imparare l’arte del rifiuto o meglio ancora, camminare fingendosi cieche, sorde e mute. Il sole caldo si sa, fa miracoli e ai giovani fauni, qui,  si aggiungono i vecchi satiri ...La loro lunga barba è segno di notevole esperienza in termini di libido. P.S. ma anche chi si rade non scherza!Nessun ottuagenario vi risparmierà mai un commento o un complimento . Nessun padre di famiglia ammetterà di sottoporsi ad accurata radiografia !Concludendo : solo una sana e consapevole libidine salva le turiste dallo stress e dalla chiesa ortodossa.
La musica greca Anche in questo caso il consiglio è di evitare l’immedesimazione nei gusti dei locali e comportarvi da “ bravo turista “ saggio e previdente, per non rischiare una volta giunto a casa l’operazione otorinoplastica causa perforazione della membrana timpanica. Se proprio volete osare, evitate le orchestre dotate di clarinetto o pagate il clarinettista per il suo silenzio. E’ infatti una simpatica usanza quella di ballare soltanto su tangente. Ballare?!...eno, dia, tria...eno,dia,tria...e così fino a quando l’ultimo sopravissuto dà evidentemente segni di sfinimento! Ogni orchestra ha naturalmente  nel suo gruppo un cantante, al quale si richiede l’assoluta mancanza di senso del ritmo e la capacità di cantare ogni pezzo in modo identico a quello precedente o a quello successivo.In sostanza, la musica greca è fatta di un’unica lunghissima canzone...d’oltre tomba! Soltanto se amate pazzamente un greco potrete sostenere che questa è musica.La sanità in GreciaI “medici” greci non si fanno scrupoli a prescrivere quantità da cavallo di antibiotici, tanto non ci sono farmacie da comprarli. Il loro concetto di cura è un po’ brusco, ma certamente efficace: quando un organo fa male basta tagliarlo! Ciò spiega perché non bisogna mai fare code agli ambulatori. I malati, anche gravi, si ritirano nel buio e nel silenzio della loro casa, anelando all’arrivo di qualche studente di medicina italiano.Un’altra cura, spesso consigliata è questa: il digiuno. Se i cibi greci fanno male è sufficiente non mangiarli; al limite dopo quattro ore si può bere un po’ di cicuta.Cucina grecaMousakas: imitazione delle tipiche lasagne al forno, con aggiunta di melanzane. Piatto SOFFICE, soprattutto se fatto dalla madre di un greco.Souvlakia: simil focaccia genovese, immersa in olio bollente, putrefatto da giorni e giorni, con aggiunta di avanzi di carne possibilmente grassa.Dolci: ideali per le diete, dopo un cucchiaio non se ne può più. Il loro peso specifico si avvicina a quello del piombo. Secondo alcuni, dolci così in Italia non se ne fanno...e meno male!Caffè: inodore, insapore, incolore, praticamente acqua sporca. Bevetelo convincendovi che sia tale!Spiedini e insalata greca con feta, direi che vincano il primato Nobel...se non altro perché non galleggiano nell’olio.Conclusione: la cucina greca è il miglior accesso ad una vita diabetica, contornata di colesterolo, obesità ed ulcera. Fortunato è chi riesce a mettere in salvo fegato e budella.E ora buone vacanze per la Grecia...sole mare e tanto divertimento Betty