La liturgia era stata accuratamente preparata: la sera prima gli indumenti che giacevano nell'attaccapanni del box erano stati portati in casa, in modo da essere indossati caldi: giaccone e pantaloni imbottiti, stivali, guanti e casco. A buon peso anche due pedule in neoprene, da sub, che tengono i piedi belli caldi. La mattina Bian si svegliò presto, era irrequieto: in genere non sentiva nè la sveglia di Gege (alle 5.20) nè il peso di Micro che veniva a far le fusa reclamando la pappa, ma stavolta era deciso. Il clima del venerdì aveva imposto "domani giro scalda-olio", Midori era in box, la sella staccata, la batteria in carica: l'avviamento di tre settimane prima era stato ok, certo che poi era venuto un freddo...Bian si preparò meticolosamente e scese in box alle 9, lo aspettava la sua Strada del Cuore. Controllò la pressione delle gomme, portò fuori la moto, girò la chiave, premette il pulsante di accensione e... il rantolo dell'agonia: "eh no, che cavolo, tre settimane fa sei partita". Oltre al danno, la beffa, il vicino di box era sceso e la sua KTM990 si era accesa senza dire "bè". No no, si parte lo stesso, magari la batteria si ricarica viaggiando un po', accendiamo con i cavi. Auto affiancata alla moto, due cordoni ombelicali, uno rosso e uno nero, auto a regime, accensione... qualche stento e poi il motorino d'avviamento tira, e i pistoni cominciano a pulsare, bene...Partenza... per dove? Per i suoi cento chilometri preferiti, pensò Bian. Certo, il clima di ieri era migliore, ma si doveva partire, era deciso. Sin dai primi metri si sentiva che il motore girava bene, fiducia nella termodinamica a mille, nell'elettrologia un po' meno: "non spengo se non strettamente necessario".Periferia ovest, poi Cusago, Cisliano, i campi portano ancora le tracce della neve caduta nelle settimane scorse, ad Albairate un termometro segna 5°C. Svolta per Cassinetta di Lugagnano, sotto un cielo plumbeo mentre ieri c'era il sole: ecco il Naviglio Grande (secco, la poca acqua in qualche rivolo è ghiacciata), il ponte di pietra, la bella villa Visconti Maineri, la piazzetta: sosta foto, ma senza spegnere il motore...
18 febbraio 2012: ma cambiala, quella batteria...
La liturgia era stata accuratamente preparata: la sera prima gli indumenti che giacevano nell'attaccapanni del box erano stati portati in casa, in modo da essere indossati caldi: giaccone e pantaloni imbottiti, stivali, guanti e casco. A buon peso anche due pedule in neoprene, da sub, che tengono i piedi belli caldi. La mattina Bian si svegliò presto, era irrequieto: in genere non sentiva nè la sveglia di Gege (alle 5.20) nè il peso di Micro che veniva a far le fusa reclamando la pappa, ma stavolta era deciso. Il clima del venerdì aveva imposto "domani giro scalda-olio", Midori era in box, la sella staccata, la batteria in carica: l'avviamento di tre settimane prima era stato ok, certo che poi era venuto un freddo...Bian si preparò meticolosamente e scese in box alle 9, lo aspettava la sua Strada del Cuore. Controllò la pressione delle gomme, portò fuori la moto, girò la chiave, premette il pulsante di accensione e... il rantolo dell'agonia: "eh no, che cavolo, tre settimane fa sei partita". Oltre al danno, la beffa, il vicino di box era sceso e la sua KTM990 si era accesa senza dire "bè". No no, si parte lo stesso, magari la batteria si ricarica viaggiando un po', accendiamo con i cavi. Auto affiancata alla moto, due cordoni ombelicali, uno rosso e uno nero, auto a regime, accensione... qualche stento e poi il motorino d'avviamento tira, e i pistoni cominciano a pulsare, bene...Partenza... per dove? Per i suoi cento chilometri preferiti, pensò Bian. Certo, il clima di ieri era migliore, ma si doveva partire, era deciso. Sin dai primi metri si sentiva che il motore girava bene, fiducia nella termodinamica a mille, nell'elettrologia un po' meno: "non spengo se non strettamente necessario".Periferia ovest, poi Cusago, Cisliano, i campi portano ancora le tracce della neve caduta nelle settimane scorse, ad Albairate un termometro segna 5°C. Svolta per Cassinetta di Lugagnano, sotto un cielo plumbeo mentre ieri c'era il sole: ecco il Naviglio Grande (secco, la poca acqua in qualche rivolo è ghiacciata), il ponte di pietra, la bella villa Visconti Maineri, la piazzetta: sosta foto, ma senza spegnere il motore...