Bian e Gege

25-27 agosto 2012: tra calde saune e Guerra Fredda


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Lo scorso weekend rientravamo dalla vacanza in Slovenia attraverso le Dolomiti e passando da Cavalese abbiamo rammentato un delizioso soggiorno dell'ottobre di sei anni fa nella cittadina della Val di Fiemme, e così per questo weekend "sfasato" (da sabato 25 a lunedì 27 agosto 2012) abbiamo pensato di sfidare "Beatrice". Di chi sia stata l'idea carnevalesca di battezzare le perturbazioni e gli anticicloni di questa calda estate non lo sappiamo e non la condividiamo, comunque "Beatrice" è stata una perturbazione fredda che secondo previsioni avrebbe dovuto portare dovizia di rovesci sull'arco alpino. Le previsioni erano tuttavia non catastrofiche: sabato discreto tendente al bello, domenica così così con rovesci pomeridiani, lunedì bello anzi "di più", e allora per sfruttare l'ultima domenica pienamente disponibile dell'anno (riposi della Gegeniglia domenica e lunedì, mese prossimo lunedì e martedì, e così via) abbiamo prenotato due notti all'Hotel Lagorai di Cavalese: anche se fuori si scatenasse il finimondo, dentro ci sono piscina, spa con quattro saune/bagni turchi e trattamenti, sala di lettura... tutto per farsi coccolare.
Sabato 25 agosto: trasferimento e coccoleOrmai siamo esperti di riempimento bagagli per un weekend, appena la Gegeniglia rientra dal suo lavoro mattutino raccogliamo il necessario, stiviamo tutto nelle borse laterali di Midori e verso le 12.30 siamo in marcia sulla A4, sosta all'autogrill di Rovato per un panino, uscita a Peschiera, bretella per Affi, autostrada del Brennero percorsa scorrevolmente mentre in senso opposto le code si sprecano, uscita a Egna/Ora e su per le rampe della SS48: c'è un cantiere dove una galleria in costruzione si apre come la bocca del Leviatano sul fianco della montagna, è in corso di realizzazione una variante che porterà direttamente sulla zona in falsopiano tagliando i tornanti e i rettilinei che salgono a zig-zag, speriamo che la vecchia strada non venga abbandonata come altre, perchè deve pur servire delle frazioni. La strada prosegue scorrevole sino all'impercettibile Passo di San Lugano 1097 m da cui scende per Cavalese, la nostra destinazione. Cavalese si trova in un'interessante posizione per dei tour motociclistici (come molte altre località del Trentino, le cui strade sono una ragnatela e non una lisca di pesce): è infatti al crocevia della SS48 che prosegue per Predazzo (Passo Rolle), Moena (Passo San Pellegrino), Vigo di Fassa (passo di Costalunga), Canazei (gruppo del Sella) ecc. con la SP620 del passo di Lavazè, la SP31 del passo Manghen e le SS612 / SP71 della val di Cembra... insomma, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Arriviamo poco prima delle 17 accolti dal buffet di torte della simpatica formula 3/4 Gourmet (altro che mezza pensione...) e ovviamente ci tuffiamo nella piscina riscaldata, quindi ci depuriamo nei bagni turchi. La sera, cena e passeggiata in paese. 
Domenica 26 agosto: inseguendo il sole"Beatrice" ci sta provando, cielo coperto ma temperatura accettabile, tuttavia non saliamo subito in moto ma compiamo una passeggiata di un paio d'ore nel gradevole paese, nel Parco della Pieve e sul tracciato della vecchia ferrovia della Val di Fiemme (ah, un po' di nostalgia degli Austriaci ce l'abbiamo) e intanto il cielo si apre sulla vallata, con larghe falde di azzurro: ok, è ora di partire e seguiamo il suggerimento di una guida trovata in hotel che elenca itinerari automobilistici da Canazei e Predazzo: puntiamo sul passo di Lavazè 1805 m (che manca ancora al nostro palmares) ove ci fermiamo, ma non troviamo l'adesivo. Proseguiamo verso la val d'Ega ma siamo attirati dalla tortuosa deviazione per il Santuario della Madonna di Pietralba, peraltro già visitato anni fa passando per altra strada. Intanto le nuvole si addensano a nord, mentre da dove proveniamo continua a splendere il sole: non abbiamo voglia di prendere la potenziale pioggia, scendiamo dalla strada dell'Alpe di Pampeago per Tesero e puntiamo per Predazzo con l'intenzione di salire a Passo Rolle e fare il giro da San Martino di Castrozza; tuttavia a Paneveggio il cielo si chiude ancora, facciamo dietrofront ammirando Forte Buso sopra l'omonimo lago artificiale e ci fermiamo per uno spuntino a Predazzo. Il cielo continua a chiudersi e rare gocce cadono qui e là: decidiamo di tornare in hotel, oggi non è giornata: l'attrattiva di piscina e saune vince sulla necessità di infilarsi le tute antiacqua. Altra cena e altra passeggiata.Adesso fate click QUI per l'itinerario del 27 agosto
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