Bian e Gege

10 agosto 2013: dalla Val Canobbina alla Cascata del Toce


Erano anni che non andavamo in Val Formazza (VB) ad ammirare lo spettacolo della Cascata del Toce, andiamo a rinfrescarci la memoria...Autostrada A8 sino a Varese, e poi la pazza ragnatela delle recenti strade della provincia (certo che ne hanno spesi di soldi per i Mondiali di Ciclismo del 2008, si sono rifatti il look) per giungere a Laveno Mombello... la prossima volta seguiremo la cara vecchia strada affiancata alla ferrovia. A Laveno saliamo sul traghetto che ci deposita all'imbarcadero di Intra dopo neanche 15 minuti di traversata.Da Intra a Canobbio la SS34 costeggia il lago e impone limiti di velocità un po' draconiani, max 60 km/h, peraltro giustificati per il traffico e i passaggi nei vari paesi.A Canobbio deviamo per la SP75 ex-SS631 della Val Canobbina, stretta, tortuosa, ombreggiata e selvaggia. Presso Cavaglio-Spoccia c'è un ponte in curva che supera un bell'angolino appartato dove un torrente forma una piccola piscina naturale. Si sale fino ai 935 metri del Valico di Piano del Sale, tappa ciclistica per poi scendere in val Vigezzo a Malesco: per noi sosta picnic.La SS337 ci porta a Domodossola e un breve strappo sulla SS33 "del Sempione" ci fa guadagnare l'uscita di Crevoladossola e imbocchiamo la SS659 "di Valle Antigorio", che scorre nella lunga valle, quest'ultima punteggiata qui e là da diverse cascatelle che strapiombano dalle montagne. Dopo la località Foppiano, dove una volta c'era una serie di sette tornanti molto stretti che facevano prendere quota al nastro d'asfalto, abbiamo trovato una recentissima galleria elicoidale che in 3 km sale di 200 metri all'interno della montagna: qui la spesa può essere giustificata, perchè da notizie del luogo (e da un minimo di memoria) quel tratto era veramente disagevole, specie per il pullman in servizio pubblico. Peccato che il tratto a tornanti, spettacolare, sia chiuso completamente a parte che per escursionisti e mountain-bikers... dovremo tornarci con le pedule. Altro tratto quasi rettilineo fino alla località Canza dove un paio di tornanti nasconde fino all'ultimo la bellissima sorpresa della grande Cascata del Toce che domina il fondovalle. La sosta è d'obbligo per inoltrarsi nella piana, assai frequentata dai gitanti, ed arrivare alla base del fiocco della cascata, di ben 60 m di larghezza.La Cascata del Toce, la cui portata è regimentata durante l'anno per esigenze di produzione energetica, ha un'altezza di 143 m lungo un reclinamento roccioso di 200. La si può osservare nei weekend da giugno a settembre, ed è ben nota dai tempi storici per la sua spettacolarità: essa è citata perfino da Wolfgang Goethe nel suo "Viaggio in Italia". Le foto le abbiamo scattate anche noi, ma è d'obbligo la citazione a Giorgio "Esp" di AHD per la sua stupenda foto che qui riportiamo e linkiamo:
Accanto alla cascata la strada sale con due tornanti e lunghi tratti a mezza costa fino all'altopiano della Frua dove, accanto all'hotel storico (oggi in ristrutturazione esterna) una passerella di legno permette di sporgersi sul salto offrendo un bellissimo panorama della val Formazza. Proseguendo oltre nel grande altopiano si incontra, su una collinetta, la chiesetta di Riale, a memoria della chiesa del paese di Morasco, sommerso dopo la realizzazione della grande diga a gravità che ora forma il lago omonimo. Proseguendo lungo la strada si incontra appunto la diga di Morasco: da qui in poi la strada diventa sterrata ed  è chiusa al traffico (anche se qualche auto oltrepassa il divieto): costeggia il lago fino a salire al Passo di San Giacomo da cui si potrebbe scendere in Val Bedretto (Svizzera) presso il Nufenen pass.Giunta l'ora di tornare, torniamo sulle nostre traiettorie fino a Crevoladossola dove la E62 (SS33+A26+A8) ci riporta a casa.La mappaLe fotoTutti gli itinerari