Abbiamo un rapporto altalenante con la Valle d’Aosta, l’abbiamo sempre considerata un luogo di passaggio per andare/venire dal Gran San Bernardo, dal Piccolo San Bernardo o dal tunnel del Monte Bianco: sarà per quella sua viabilità a lisca di pesce, la lunga spina dorsale di fondovalle e le valli laterali che a un certo punto finiscono non sempre in modo interessante. Eppure in passato dei giretti li avevamo fatti: a Cogne, in val Ferret fin sotto il Monte Bianco, in val Veny, in Valpelline (con la bellissima diga di Place Moulin), in Valtournenche fino a Cervinia, perfino (per noi) la camminata in Valgrisenche fino al rifugio Bezzi, per non parlare dei castelli: Bard, Verrès, Issogne, Fenis… ma mai la regione ci era particolarmente rimasta impressa: abbiamo provato a darle (darci?) un’altra possibilità quando la cartina ci ha mostrato il colle di Joux.La SS26 corre accanto alla Dora Baltea e se non fosse per i limiti a 50 km/h imposti frequentissimamente sarebbe anche divertente. La gola dopo Donnas è presidiata dal massiccio Forte di Bard eretto su un alto sperone di roccia, più avanti Arnad pubblicizza l suo famoso lardo e a Verrès l’austero castello quadrangolare vigila attento sulla sottostante Issogne, dove i conti Challant avevano la residenza ufficiale. Challand (forma arcaica di Challant) è un toponimo frequente nella val d’Ayas che risaliamo lungo la SR45, abbastanza trafficata per via dei gitanti del weekend che raggiungono le varie frazioni, e per questo dalla guida poco divertente.
29 agosto 2015: Valtournenche
Abbiamo un rapporto altalenante con la Valle d’Aosta, l’abbiamo sempre considerata un luogo di passaggio per andare/venire dal Gran San Bernardo, dal Piccolo San Bernardo o dal tunnel del Monte Bianco: sarà per quella sua viabilità a lisca di pesce, la lunga spina dorsale di fondovalle e le valli laterali che a un certo punto finiscono non sempre in modo interessante. Eppure in passato dei giretti li avevamo fatti: a Cogne, in val Ferret fin sotto il Monte Bianco, in val Veny, in Valpelline (con la bellissima diga di Place Moulin), in Valtournenche fino a Cervinia, perfino (per noi) la camminata in Valgrisenche fino al rifugio Bezzi, per non parlare dei castelli: Bard, Verrès, Issogne, Fenis… ma mai la regione ci era particolarmente rimasta impressa: abbiamo provato a darle (darci?) un’altra possibilità quando la cartina ci ha mostrato il colle di Joux.La SS26 corre accanto alla Dora Baltea e se non fosse per i limiti a 50 km/h imposti frequentissimamente sarebbe anche divertente. La gola dopo Donnas è presidiata dal massiccio Forte di Bard eretto su un alto sperone di roccia, più avanti Arnad pubblicizza l suo famoso lardo e a Verrès l’austero castello quadrangolare vigila attento sulla sottostante Issogne, dove i conti Challant avevano la residenza ufficiale. Challand (forma arcaica di Challant) è un toponimo frequente nella val d’Ayas che risaliamo lungo la SR45, abbastanza trafficata per via dei gitanti del weekend che raggiungono le varie frazioni, e per questo dalla guida poco divertente.