Non saliamo in moto da otto settimane: non va bene... Appena arrivati dalle vacanze di luglio il successivo weekend era stato di riposo, poi la disavventura: il padre di Gege si rompe il femore mentre è a Nizza e viene operato, Ferragosto passa nella gestione del trasferimento a Milano, poi le sorelle si danno i turni per accudirlo nei weekend, poi fa troppo caldo poi... il tempo passa.Arriva sabato 24 e finalmente riusciamo a gestirci quasi un weekend. Mattina bagagli, mezzogiorno in ospedale, poi pranzo, carichiamo Carpe Diem e alle 15.30 via, destinazione Riva del Garda per la strada più diretta: Brescia est, Salò e la SS45bis Gardesana Occidentale, come sempre trafficata fino a Toscolano-Maderno e poi divertente. Alle 18 passate siamo all'Hotel Virgilio, un po' fuori dal centro ma con le biciclette a disposizione ceniamo al Ristorante Commercio, per noi ormai un must.Domenica mattina: come placare la crisi di astinenza? Semplicemente girellando verso l'Altopiano dei Laghi senza troppe pretese culturali, vogliamo solo danzare su due ruote e cercare nuovi panorami su quelle stradine spesso snobbate che a volte regalano scorci inaspettati e diventano, o possono diventare, nuove Strade del Cuore.La prima, che e' gia' una Strada del Cuore, e' la SP214 del lago di Cavedine o, come la chiamiamo noi, delle Marocche di Dro. Questa zona arida attraversata da un sottile, discreto e poco battuto nastro di asfalto ci ha sempre affascinato sin dai tempi delle prime gite con la Cagiva River.Invece che puntare sul lago prendiamo un'altra stradella stretta che con qualche tornante scollina e ci porta a Cavedine, indi la SP84 ci porta a Vezzano da dove vogliamo infilare la SP18 dir.Ranzo, aggrappata e in certi tratti scavata sul fianco di uno strapiombo che regala bellissime viste su laghi di Santa Massenza, Toblino, Cavedine e sull'alto Garda: peccato che a Ranzo la strada termini malgrado sia segnata come "percorribile con difficoltà" fino a San Lorenzo Dorsino in direzione di Molveno.
24-25 settembre 2016: crisi di astinenza
Non saliamo in moto da otto settimane: non va bene... Appena arrivati dalle vacanze di luglio il successivo weekend era stato di riposo, poi la disavventura: il padre di Gege si rompe il femore mentre è a Nizza e viene operato, Ferragosto passa nella gestione del trasferimento a Milano, poi le sorelle si danno i turni per accudirlo nei weekend, poi fa troppo caldo poi... il tempo passa.Arriva sabato 24 e finalmente riusciamo a gestirci quasi un weekend. Mattina bagagli, mezzogiorno in ospedale, poi pranzo, carichiamo Carpe Diem e alle 15.30 via, destinazione Riva del Garda per la strada più diretta: Brescia est, Salò e la SS45bis Gardesana Occidentale, come sempre trafficata fino a Toscolano-Maderno e poi divertente. Alle 18 passate siamo all'Hotel Virgilio, un po' fuori dal centro ma con le biciclette a disposizione ceniamo al Ristorante Commercio, per noi ormai un must.Domenica mattina: come placare la crisi di astinenza? Semplicemente girellando verso l'Altopiano dei Laghi senza troppe pretese culturali, vogliamo solo danzare su due ruote e cercare nuovi panorami su quelle stradine spesso snobbate che a volte regalano scorci inaspettati e diventano, o possono diventare, nuove Strade del Cuore.La prima, che e' gia' una Strada del Cuore, e' la SP214 del lago di Cavedine o, come la chiamiamo noi, delle Marocche di Dro. Questa zona arida attraversata da un sottile, discreto e poco battuto nastro di asfalto ci ha sempre affascinato sin dai tempi delle prime gite con la Cagiva River.Invece che puntare sul lago prendiamo un'altra stradella stretta che con qualche tornante scollina e ci porta a Cavedine, indi la SP84 ci porta a Vezzano da dove vogliamo infilare la SP18 dir.Ranzo, aggrappata e in certi tratti scavata sul fianco di uno strapiombo che regala bellissime viste su laghi di Santa Massenza, Toblino, Cavedine e sull'alto Garda: peccato che a Ranzo la strada termini malgrado sia segnata come "percorribile con difficoltà" fino a San Lorenzo Dorsino in direzione di Molveno.