Bian e Gege

15-16 febbraio 2020: il giro del lago di Garda


Febbraio, non è tempo di moto ma abbiamo bisogno di staccare un po', il periodo è assai duro da diversi mesi (e lo sarà ancora per un po' benchè non lo sappiamo), sicuramente grazie al meteo favorevole troveremo relax sul lago di Garda, partiamo con la Panda.La prima tappa è a Lasize che ci accoglie con il Castello Scaligero, il piccolo porto e la Dogana della Serenissima. Molte località del lago (Lasize compresa) partecipano all'iniziativa Lago di Garda in Love per San Valentino, l'abbiamo scoperto per caso.
La seconta tappa è a Garda, cittadina da cui il Benaco prende il nome più comune. Il solicello è benaugurante, passeggiamo lungo il molo e ci fermeremo per pranzo.
Risaliamo lentamente la sponda veronese, c'è pochissimo traffico, ammiriamo i paesaggi dai finestrini, passiamo alcuni paesini già noti e verso le 17 arriviamo alla nosra tappa serale, Torbole, dove pernotteremo all'Hotel Lago di Garda, uno dei pochissimi aperti. Nota personalissima: è un 4* abbordabile ma molto pretenzioso, dal design moderno e piuttosto freddo, la SPA andava prenotata in anticipo perchè viene concessa per un'ora a ogni ospite e a noi sentire i concierges che dicono "peccato che non l'abbiate letto perchè noi abbiamo tutto l'interesse a vendervi la SPA" dà un fastidio mortale: OK, tu gestore offri un servizio, io ne fruisco pagando se non è compreso, ma sentirmi dire che me lo vendi e che io lo compro ci irrita.Anche il ristorante è pretenzioso e ci fermeremo solo per l'aperitivo, a Torbole in questo periodo non c'è nient'altro aperto degno di nota e dopo una passeggiata al Casello Daziario, in paese e al punto panoramico all'imbrunire prenderemo l'auto per andare ad Arco dove troveremo un'ottima pizzeria grazie a una preliminare ricerca su TripAdvisor
Il mattino dopo nemmeno la colazione dell'hotel è degna di nota non tanto per la quantità ma per la qualità e il Bian soffrirà di malesseri per tutta la giornata finchè un the pomeridialo lo libererà... questo però ci fa desistere dal fare una passeggiata su fino al Castello di Arco. Procediamo per la ben nota Riva del Garda e scendiamo la sponda bresciana fino a fermarci a Limone sul Garda dove faremo una lunga passeggiata per poi riprendere al primo imbrunire, la strada del ritorno.
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