Creato da biangege il 29/12/2009

Bian e Gege

I diari di viaggio di due mototuristi

Messaggi di Settembre 2019

21 settembre 2019: la Strada della Forra

Post n°256 pubblicato il 22 Settembre 2019 da biangege
 

Non portate Anna sulle curve che se no vuol tornare in pullman !!!

Coinvolgiamo i carissimi Anna e Giuseppe in un giro lacustre, noi questa strada l'abbiamo già percorsa anche ai tempi della cagina River (oltre vent'ann fa!) ma ci torniamo volentieri ogni tanto.

L'appuntamento è al casello Milano Est, autostrada tranquilla e usciamo a Desenzano per una passeggiata sul lungolago e un buon caffè.

L'idea poi sarebbe di fare un salto al punto panoramico della Chiesa di San Fermo ma il caldo e l'abbigliamento tecnico ci fanno desistere, percorriamo comunque la strada del promontorio prospicente Salò prima di infilarci sulla lunga Gardesana Occidentale superando diversi paesi fino ad arrivare al bivio per Tremosine dove inizia il percorso tutto curve, compreso l'elicoidale scavato nella montagna.

A Tremosine pranziamo al ristorante Miralago, meno gettonato della Terrazza del brivido ma per questo più tranquillo, e inoltre vanta anch'esso un balconcino niente male. Segue una passeggiata per il piccolo paese e quindi prendiamo la strada di mezzacosta per ridiscendere sula gardesana verso Riva del Garda.

Infiliamo la val di Ledro e poi la val di Storo per una sosta alla cascata, le altre sarano soste caffè per arrivare attraverso il lago d'Idro e le Coste di Sant'Eusebio a Brescia Ovest dove prenderemo la strada di casa.

La galleria fotografica

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14 settembre 2019: non solo Panoramica Zegna

Post n°255 pubblicato il 22 Settembre 2019 da biangege
 

Quando si percorre la Panoramica Zegna lo sguardo cerca sempre di catturare i lontani Appennini che non sempre sono visibili oltre la cappa di vapore e smog della Padania, ma non si bada molto alle colline prealpine che sono giusto sotto la famosa strada.

Sapete perchè ci sono tanti report di viaggio in moto sulla Zegna e nessuno sulle colline prealpine?
Perchè in fondo lì non c'è niente da vedere

Tuttavia noi, come dei SanTommasi, abbiamo dovuto fare un giretto seguendo le strade bordate di verde (che non sono poi tante, ma ci sono) alla ricerca di qualche eventuale spunto nei paesi incontrati: ebbene, non c'è nulla degno di nota ma peromeno abbiamo riempito un piccolo vuoto nella carta geografica.

Si esce dalla A4 a Balocco, presso la pista di prova della Fiat; il paese mostra una grande villa-castello oltre un muro di conta ma niente più. Non si segue la canonica strada che porta a Cossato ma si devia per Masserano, sulla prima collina, attraversando la Riserva delle Baragge che però andrebbe vissuta in modo escursionistico.

Un pò di curve e la risalita per una valle ci portano a Valle Mosso che tenta di offrire un panorama dalla piazza principale, non riuscendovi: per noi è l'occasione di una sosta caffè. la strada prosegue regalandoci la vista del Ponte della Pistolesa, un'opera monumentale (lo si vede anche dalla A4) che collega due centri piccolissimi, Veglio e Mosso. Tralasciamo di indagare sugli scopi del ponte che vede un traffico irrisorio e ha la sua fortuna nel bungee jumping, per noi è l'occasione di inanellare un po' di curvette. Proseguendo verso Biella ci fermeremo a Pettinengo trovando grande soddisfazione nella cucina dell'Osteria del Centenario.

Dopo pranzo non raggiungeremo Biella perchè intendiamo risalire la Valle Cervo fino ad arrivare in fondo, a Piedicavallo, per poi tornare e fermarci a Rosazza dove ci fermeremo per immergerci nell'atmosfera mistica del paese che riempie diverse pagine web per il suo essere permeato da architetture e simbologie massoniche volute dal politico e filantropo locale Federico Rosazza Pistolet.

Click sull'immagine per ingrandirla

Gli edifici principali sono il Municipio con la Torre merlata alla Ghibellina, le diverse fontane tra cui quella della Rosa e quella della Valligiana ai cui piedi ci sono la Pietra Runica e le rovine ispirate alla Grecia classica, il Castello con la Torre Guelfa e l'Arco di Volterra, la chiesa con la "Via Pulcra" e i simboli esoterici (Stella e Svastica) e infine il Cimitero Monumentale. Il paese meriterebbe una visita approfondita di tutti questi monumenti, di cui alcuni sono nella galleria fotografica.

Lasciata Rosazza, beh c'è da dirlo? Panoramica Zegna!!! Il richiamo dei ventisei chilometri più belli delel Prealpi non può essere ignorato e la percorreremo in scioltezza fino ad arrivare in Valsesia e a Romagnano dove infileremo l'autostrada alla volta di casa.

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