Bibliofilo arcano

Isabella di Morra


Scrive Ginevra-Canonici Fachini, a pag 124 del suo “Prospetto biografico delle donne italiane rinomate in letteratura dal secolo 14 fino a giorni nostri” (Aloisopoli, 1824):"Isabella di Morra Napoli. N. 1531. M. 1588.Scrisse leggiadrissime Canzoni e Sonetti e Rime di diversi metri.Tiraboschi, Stor, Lett. Ital. T. VII, P. 3. Racc. di Antonio Bulifon, Nap. 1684.".La tragica storia di Isabella, come descritta da Margaret E. Kern sul sito Italian Women Writers Project sembra, invece, assai diversa, così come  le date di nascita (1520) e della sua morte violenta, per mano dei familiari, in età ancora assai giovane, nel 1545 o nel 1546Le sue poesie vennero probabilmente alla luce durante le investigazioni conseguenti alla sua morte e divennero note dopo la pubblicazione di “Rime di diversi illustri signori napoletani” di Ludovico Dolce (Venezia: Giolito, 1552), il quale ne inserì alcune nel 3° volume.Di Isabella di Morra ci sono pervenuti 13 componimenti, 10 dei quali sono sonetti, tutti riportati dal sito Biblioteca Italiana (link nel box del blog). Una bibliografia abbastanza doviziosa è fornita dalla Kern e la ripropongo qui di seguito:1- Marinella, Lucrezia, 1571-1653; Gambara, Veronica, 1485-1550; Morra, Isabella di, ca.1520-1545(46); Bulifon, Antonio, 1649-ca.1707, ed., Rime delle Signore Lvcrezia Marinella, Veronica Gambara, ed Isabella della Morra (Napoli: Antonio Bulifon, 1693)2- Morra, Isabella di, ca.1520-1545(46); Mitchell, Irene Musillo, ed., Canzoniere: a Bilingual Edition (West Lafayette: Bordighera Press, 1998) 3- Morra, Isabella di, ca.1520-1545(46); Grignani, Maria Antonietta, ed., Rime (Roma: Salerno, 2000)4- Morra, Isabella di, ca.1520-1545(46); De Gubernatis, Angelo, 1840-1913, ed., Le rime (Roma: Forzani, 1907)5- Morra, Isabella di, ca.1520-1545(46); Dolce, Lodovico, 1508-1568, ed., "Rime" (Venezia: Gabriel Giolito de Ferrari e fratelli, 1552) in Rime diverse di molti eccellentissimi auttori nuovamente raccolte, v. 3, Rime di diversi illvstri signori napoletani, e d'altri nobiliss. intelletti, Terzo libro., p. 213-216.6- Morra, Isabella di, ca.1520-1545(46); Dolce, Lodovico, 1508-1568, ed., "Rime" (Venezia: Gabriel Giolito de Ferrari e fratelli, 1555) in Rime diverse di molti eccellentissimi auttori nuovamente raccolte, v. 5, Delle rime di diversi illustri signori napoletani, e d'altri nobilissimi ingegni.7- Morra, Isabella di, ca.1520-1545(46); Bergalli Gozzi, Luisa, 1703-1779, ed., "Rime" (Venezia: Antonio Mora, 1726) in Componimenti poetici delle più illustri rimatrici d'ogni secolo, pt. 1, p. 134-140.8- Morra, Isabella di, ca.1520-1545(46); Dolce, Lodovico, 1508-1568, ed., "Rime" (Venezia: Gabriel Giolito de Ferrari e fratelli, 1556) in Rime diverse di molti eccellentissimi auttori nuovamente raccolte, v. 7, Rime di diuersi signori napolitani, e d'altri. Nuouamente raccolte et impresse. Libro settimo, p. 229-339.9- Morra, Isabella di, ca.1520-1545(46); Cambria, Adele, 1931-; Caserta, Giovanni, Isabella: la triste storia di Isabella Morra: le rime della poetessa di Valsinni (Venosa: Osanna Venosa, 1996).Trascrivo qui di seguito il primo dei suoi sonetti (riportato anche da luisa Bergalli).I fieri assalti di crudel Fortunascrivo piangendo, e la mia verde etate;me che 'n sì vili ed orride contratespendo il mio tempo senza loda alcuna.Degno il sepolcro, se fu vil la cuna,vo procacciando con le Muse amate;e spero ritrovar qualche pietatemalgrado de la cieca aspra importuna,e col favor de le sacrate Dive,se non col corpo, almen con l'alma scioltaessere in pregio a più felice rive.Questa spoglia, dov'or mi trovo involta,forse tale alto Re nel mondo viveche 'n saldi marmi la terrà sepolta.