Bibliofilo arcano

Veronica Franco


Gli storici della letteratura italiana non sono stati troppo teneri con la Franco (1546-1591), famosa cortigiana di fine '500, definita sin nel titolo di alcuni volumi come "meretrice" e "prostituta", senza mezzi termini.Misurata come al solito è invece la Bergalli Gozzi ("Componimenti poetici delle più illustri rimatrici d'ogni secolo" ... parte seconda, che contiene le rimatrici dell'anno 1575 fino al presente, Venezia, Antonio Mora, 1726), che si limita a lodarla in una righetta scarsa: "Veronica Franco Donna di gran talento Veneziana, fiorì del 1578. le sue Terze Rime vanno impresse senza nome di Stampatore. pag. 18".Nel citato volume la Bergalli riporta tre poesie della Franco, mentre il sito Italian Women Writers riporta per intero il volume delle sue "Rime" (Bari, Laterza, ca. 1575), contenute anche in "Gaspara Stampa-Veronica Franco: rime", ed. Salza, 329-361, 380-386, Ed. Salza, Abd-el-Kader, 1875-1919.Il ritratto del titolo è di Jacopo Tintoretto (si presume eseguito nel 1575, custodito presso il Worcester Art Museum, Worcester, Mass).