Bibliofilo arcano

Vittoria Aganoor Pompilj


Vittoria Aganoor Pompilj (1855-1910), padovana di origine armena, ritrasse la passione amorosa senza una vera partecipazione emotiva, ma come schema convenzionale di relazioni umane, come studio di comportamento sociale, per una sua curiosità astratta ed intellettuale relativa al rapporto tra individuo ed individuo. Questa autrice arriva a pensare che vi sia una sorta di incomunicabilità tra gli esseri umaniPrendiamo ad esempio una poesia dove evoca i suoi cari:O morti, dite una parola, diteUna parola!...Con l'orecchio io tendoTutta l'anima mia...Passa una nubeE l'erba trema...Oh certo voi m'udite,mi parlate...e son io che non v'intendo.Oppure la poesia Dialogo:Noi parliamo, ma so ioquel che pensateveramente? E voi sapetequello ch'io penso?Van le parole e un sottile velo di risoSpesso ne maschera il senso.Riduzione da: "Le Donne nella Storia Letteraria Italiana" di Gioia Guarducci, tratto da L'Alfiere, rivista letteraria della "Accademia V.Alfieri" di Firenze.