Bibliofilo arcano

In morte di Michelangelo


Nella morte di Michelagnolo BuonarrotiRagione è ben ch'i freddi, e duri sassi,Ch'ebber caldo da te molle spirare,Versin tutti ad ogn'hor lagrime amare,Poi ch'oggi in terra gl'abbandoni, e lassi;Ragion sia, che i color caduchi, e bassi,Di cui fingesti altere forme, e rareSi vere, ch'el ver finto in quelle appare:D'honor sien privi, e di vaghezza cassi.Hor convien ch'alti Tempi, e illustri tettiCui sagro desti, e si real decoro,Giacciano oscuri, al loro Fato vicino.E che dolente d'Aganippe il coroViva, poi che non più soli, e perfettiVersi, t'ode cantar Angel divino.Laura Batiferra degli AmmannatiDa "Esequie del Divino Michelagnolo Buonarroti", Celebrate in Firenze Dall'Accademia de Pittori, Scultori, & architetti, Nella chiesa di S. Lorenzo il dì 14, Luglio MDLXIII. In Firenze, Appresso i Giunti 1564.