Italia Italia, de' tuoi danni ognoraItalia Italia, de' tuoi danni ognoraS' arma in prò di altro Cielo ingiusto il fato:Già ti tolse lo scetto, e sempre iratoTi vuol negletta, e senza forze ancora.Sol mercè de' tuoi voti in te si onoraL' alta memoria del subblime stato,E il vano immaginar dell' esser statoFa la tua gloria, e il tuo rossor talora.E perchè più ne' mali suoi s' indura,Oggi dell' Istro ad arricchir al spondaPorta quel Cigno, che dal sen ti fura.Ma però non farà, che men secondaTi sia la Dea, che de' tuoi carmi ha cura,Se pel tuo amor solo è ver lui seconda.Elena Virginia Balletti RiccoboniRecanati, Giovanni Battista, Poesie italiane di rimatrici viventi, raccolte da Teleste Ciparissiano (Venezia: Per Sebastiano Coleti, 1716), p. 35.Si trova anche in: Crescimbeni, Giovanni Mario, Rime degli Arcadi (Roma: per A. Rossi, 1716), v. 2, p. 264.
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Italia Italia, de' tuoi danni ognoraItalia Italia, de' tuoi danni ognoraS' arma in prò di altro Cielo ingiusto il fato:Già ti tolse lo scetto, e sempre iratoTi vuol negletta, e senza forze ancora.Sol mercè de' tuoi voti in te si onoraL' alta memoria del subblime stato,E il vano immaginar dell' esser statoFa la tua gloria, e il tuo rossor talora.E perchè più ne' mali suoi s' indura,Oggi dell' Istro ad arricchir al spondaPorta quel Cigno, che dal sen ti fura.Ma però non farà, che men secondaTi sia la Dea, che de' tuoi carmi ha cura,Se pel tuo amor solo è ver lui seconda.Elena Virginia Balletti RiccoboniRecanati, Giovanni Battista, Poesie italiane di rimatrici viventi, raccolte da Teleste Ciparissiano (Venezia: Per Sebastiano Coleti, 1716), p. 35.Si trova anche in: Crescimbeni, Giovanni Mario, Rime degli Arcadi (Roma: per A. Rossi, 1716), v. 2, p. 264.