Pianger teco dovrei, gentil PastorePianger teco dovrei, gentil Pastore,E Arcadia tutta accompagnar dolente,Se del buon Padre tuo già fosser spenteL'alte virtudi, e 'l primo antico onore;Ma perche sol caduto è il debil fioreDi sua terrena spoglia egra, e languente,E ritornata è al Ciel pura, e lucente,Qual scese a Noi, la parte alta, e migliore;Non si conviene a lui doglia, nè pianto,Nè di Pindo la sacra ombra immortaleTurbar con voci querule, e dolenti.Ma al suon' di chiari armoniosi accenti,Da ria Morte involar' quel, ch'era fraleIn lui, con lieti carmi, e dolce canto.Aurora Sanseverino GaetaniRime degli arcadi, Volume 3, pag. 185
Pianger teco dovrei...
Pianger teco dovrei, gentil PastorePianger teco dovrei, gentil Pastore,E Arcadia tutta accompagnar dolente,Se del buon Padre tuo già fosser spenteL'alte virtudi, e 'l primo antico onore;Ma perche sol caduto è il debil fioreDi sua terrena spoglia egra, e languente,E ritornata è al Ciel pura, e lucente,Qual scese a Noi, la parte alta, e migliore;Non si conviene a lui doglia, nè pianto,Nè di Pindo la sacra ombra immortaleTurbar con voci querule, e dolenti.Ma al suon' di chiari armoniosi accenti,Da ria Morte involar' quel, ch'era fraleIn lui, con lieti carmi, e dolce canto.Aurora Sanseverino GaetaniRime degli arcadi, Volume 3, pag. 185