Bibliofilo arcano

Da la beata, eterna, alta magione


Da la beata, eterna, alta magioneDa la beata, eterna, alta magione,Ove tra mille e mille eletti coriVivommi lungi dagli umani errori,Dal tempo, che lasciai la fral prigione,Perchè mi chiami? e dove? e chi l'imponeSublime genio de' miei sacri allori?Tu, che quaggiù tergesti i miei sudori,E di palme e trofei fosti cagione,Vuoi che là volga i lumi, ove del LazioSiede l'alma Città, che grata io veggoRinnovar la di me spenta memoria.Chi m'illustrò dopo sì lungo spazio?Sì, per te, Sommo Vero, in Cielo io seggo,Per te, Luigi, in terra ho nuova gloria.Isabella MastrilliDelle Rime scelte di Varj Illustri Poeti Napoletani, Volume Secondo, In Firenze a spese di Antonio Muzio, 1723.