Bibliofilo arcano

Qui dove ogni buon cor...


Qui dove ogni buon cor malizia oltraggia Qui dove ogni buon cor malizia oltraggia,Né giammai vi si scerne ombra di fede, Madre, men vivo ancor di duolo erede, Qual tu già mi lasciasti in erma spiaggia; E quando il Sol si oscura, e quando irraggia L'Artico Pol, te sempre il cor mio chiede: Chiamo il dolce tuo nome, ed in te riede Sovente il mio pensier, se in altro caggia. Onde non sostener che indegna morte Di me trionfi e faccia altrui ridente Della povera mia schernita sorte. Così fia che di te canti la gente: “Questa, quanto gentil, pietosa e forte Sottrasse a strazio rio Figlia innocente.”Ippolita Cantelmi CarrafaRecanati, Giovanni Battista, Poesie italiane di rimatrici viventi, raccolte da Teleste Ciparissiano (Venezia: Per Sebastiano Coleti, 1716), p. 265.Rime degli Arcadi, Volume 6.Delle Rime Scelte di Varj Illustri Poeti Napoletani, Volume Primo, In Firenze a spese di Antonio Muzio, 1723.