Bibliofilo arcano

Vaghe foreste e dilettevol monte


Vaghe foreste e dilettevol monte, Vaghe foreste e dilettevol monte,Tra' quai le fere e gli augelletti han pace, Quanto v'invidio! e quanto in voi mi piace L'ombroso bosco, il praticello, il fonte! Ahi, che le vostre gioie, altrui non conte, Com'or mia lingua di ridir non tace, Spero in tempo migliore e in più verace Suono innalzar per vie spedite e pronte. O voi felici, ov'innocenza ha sede; Ove se Ninfa il suo Pastor pur ami, Ella a lui, egli a lei s'affida e crede. Or tu, mio Tirsi, se saper pur brami Quanto stabile e pura è la mia fede, A' boschi il chiedi, a' nudi tronchi, a' rami.Ippolita Cantelmi CarrafaRecanati, Giovanni Battista, Poesie italiane di rimatrici viventi, raccolte da Teleste Ciparissiano (Venezia: Per Sebastiano Coleti, 1716), p. 268.Gobbi, Agostino, ed., Scelta di sonetti, e canzoni de' più eccellenti rimatori d' ogni secolo, Quarta ed., con nuova aggiunta (Venezia: Lorenzo Baseggio, 1739), p. 625Rime degli Arcadi, Volume 6.Delle Rime Scelte di Varj Illustri Poeti Napoletani, Volume Primo, In Firenze a spese di Antonio Muzio, 1723.