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Come la va la vič...

Post n°396 pubblicato il 08 Dicembre 2013 da livieroamispera
 

Come la va la viè...

Doppo d'avé guardato li reggistri
un Re chiese ar Governo - Come butta?
- Eh, caro lei, se la vedemo brutta!
- j'arisposero in coro li Ministri -
Se sfoja un momentino er libbro-mastro
nun troverà che debbiti! Un disastro!

Nun c'è più bronzo! Semo disperati!
J'abbasti a di' che l'urtimi bajocchi
l'avemo fatti fa' co' li patocchi
der vecchio campanile de li frati:
er popolo, però, che se n'è accorto,
già fa foco dall'occhi... E nun ha torto.

Lei lo sa che la fede è necessaria:
ar giorno d'oggi puro er miscredente,
sfiduciato dell'ommini, se sente
come un bisogno de guardà per aria
co' la speranza che le cose belle
se trovino lassù, dietro a le stelle.

- Ma er Governo bisogna che s'industri:
- disse er Sovrano - e, dati li momenti,
rimedieremo co' li monumenti
dell'ommini più celebri e più illustri:
co' tanto bronzo inutile se ponno
rifabbricà li sòrdi che ce vonno.

Tanto se sa: le cose de la terra
potranno cambia forma e cambià nome,
ma la sostanza resta quella, come
succede sempre doppo quarche guerra:
la Giustizzia... er Diritto... li Destini...
come vanno a finì? Tutt'in quatrini. -

L'idea fu buffa, e come è naturale
venne approvata senza discussione.
Subbito se formò la commissione
pe' requisì la gloria nazzionale,
e detto fatto fecero er dettajo
de quelli più possibbili a lo squajo.

Così, la notte stessa, uno per uno,
vennero messi giù dar piedistallo
sei Padri de la Patria cór cavallo,
un poeta, un filosofo, un tribbuno,
un tenore, un ostetrico, un guerriero
e un martire der Libbero Pensiero.

E er più bello fu questo: che la testa
de quer povero màrtire fu presa
pe' rifà le campane de la chiesa!
Defatti una matina, ch'era festa,
li tre patocchi dettero er bongiorno
contenti e soddisfatti der ritorno.

Però de tanto in tanto ogni campana
sonava con un'aria strafottente.
La più grossa diceva: - Dio, che gente!
- Tutti tonti! - cantava la mezzana.
E la più piccinina de le tre
ridondolò: - Come la va la viè...

Trilussa

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