io&me

Post N° 1305


l'Amore di una mamma lo si conosce nella sofferenza, forse nella capacità di rinuciare al proprio figlio sapendo di non potergli garantire nulla di buono per il futuro.Una donna di Napoli porta in grembo un figlio. E' alla quarta settimana. E' coscente di quanti sforzi gli costerà ma non è questo a spaventarla. La spaventa il non poterlo mantenere, il non potergli assicurare una vita dignitosa e priva di povertà.Purtroppo sono molte le famiglie giovani sul lastrico e sono tante le situazioni familiari come questa.E' agghiacciante questa storia perchè ha dell'inverosimile.La donna ha scritto disperata a Napolitano perchè non può mantenere questo figlio, perchè non può curarlo, perchè non ha soldi. Deve abortire.Non è assolutamente possibile che una donna debba rinunciare ad un dono così grande e non è assolutamente possibile che lo Stato non faccia nulla per intervenire favorevolmente nelle famiglie.Sono tutti bravi a dire "in Italia nascita zero", ma nessuno si rimbocca le maniche.Un figlio deve essere curato, cresciuto, istruito ed amato. Ma non è così semplice. Non nascondiamoci dietro le solite frasi "l'Amore della famiglia supera tutto, i figli vedono più l'affetto che il benessere" perchè non è vero.Se non ci sono soldi si riducono anche le possibilità di stare bene insieme. Se non ci sono soldi non si può curare un figlio e così viene meno uno dei diritti fondamentali della costituzione italiana.A scuola mi hanno insegnato che il lavoro oltre ad essere un dovere è anche un diritto.Mi hanno insegnato che la salute è un diritto fondamentale.Nella realtà sembrano tutte baggianate.Non è possibile che una donna debba rinunciare ad un figlio. Perchè un figlio è un dono, non è un lusso.