Bidet

Come restai incinta in un sonetto


Brillante eri, fine e intellettualeparola arguta e aria un po' sognante"Trombami" - dissi - "come un animale,ché di poesia parlerem più avante"Sul divan tosto mi scaraventastia mostrar che l'arnese del dilettodel quale tu spavaldo ti vantastiinferiore non fosse all'intellettoMa accadde che la millantata vergafosse di piccolo bonsai il ramoOrdinò: "donna, mettiti di terga!"mi dissi sorpirando: "beh, proviamo!"Un ago nel pagliaio egli sembravach'ebbi voglia di accender sigarettamentre egli sudando stantuffavad'un tratto mormorò: "come sei stretta!"Stretta io? Ma se non sento niente!(Che forse si sia drogato e pure male?)E il seme rantolando il deficientedeponeva nel vaso naturale!Oh figlio di puttana, brutto fessotu mi scopasti senza cappuccetto!"Ahimè, mi son sbagliato, lo confesso:la gnocca io scambiai per il culetto!"