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dopo il 15 ottobre e i "babari" del tg1


lunedì 17 ottobre 2011 dopo il 15 ottobre e i "babari" del tg1
Non c'e' molto da dire. A parte che il TG1 ha aperto il tg delle 20 con l'interessante cartello "i nuovi babari" dietro al mezzobusto. Sarà la legge dell'attrazione, ma la presunta ricostruzione dei fatti e della complessità del fenomeno era perfettamente coerente con il cartello: intelletto da scimmie subnormali. E li paghiamo pure e molti li ascoltano pure. Ascoltano le scimmie subnormali. Santo protettore delle caprette, tappati le orecchie e guarda altrove mentre affermo "e che cazzo, questo è troppo!"Sarebbe bastato inquadrare un cartello qualsiasi tra le svariate centinaia di migliaia di cartelli, magari quello che dicevaloro hanno paura perchè noi non abbiamo più paurao un altro qualsiasi, invece no.Ma tant'e'.Per gli amanti dei dettagli, una grande quantità di persone si è riversata sabato scorso nelle piazze di tutto il mondo con in testa una sola parola d'ordine: "così non si va più avanti, è ora di cambiare", che poi di volta in volta, di lingua in lingua e di persona in persona cambia e prende ogni volta una sfumatura diversa. Ma il succo è sempre lo stesso, a Sydney, Tokio, Manila, Montreal, Tel Aviv, Auckland, Wellington, Belgrado, Atene, Bruxelles, Francoforte, Madrid, Londra, New York e molte altre città negli USA, Lima, Santiago del Cile, in ogni continente e quasi in tutte le nazioni.Segno che c'e' qualcosa di grosso in movimento. Lo capisce perfino una scimmia.COme nelle rivoluzioni arabe, non c'e' un vero coordinamento, c'e' solo quel sentimento diffuso che chiunque puo' condividere, ed in mezzo c'e' internet che fa da collante ed amplificatore. Vorremmo parlare di quel sentimento che attraversa come una scarica di corrente tutto il mondo e vorremmo raccontare il significato di tutto questo. Vorremmo dire che questa è l'ennesima scintilla di cambiamento e che è la speranza per un mondo più unito e finalmente libero. Vorremmo anche dire di fare attenzione, perchè nessun potere cade facilmente, ed ogni potere quando viene messo in discussione gioca sporco. E questo gioco sporco si manifesta in Italia nella squadra speciale dei black block, guastatori di professione che non esistono e compaiono solo alle manifestazioni dove non ci dovrebbero essere, mentre più in generale questo gioco sporco si manifesta nei tentativi di deragliare o almeno controllare ed incanalare qualunque minaccia in qualunque modo.Vorremmo anche dire "te l'avevo detto, veh!", ma non è nel nostro stile.In realtà quello che scriviamo è del tutto inutile, perchè non c'e' più molto da dire. Il tempo delle parole è finito.Il mondo si sta scuotendo, la fiducia nel denaro e nell'economia è finita, la fiducia nelle istituzioni è finita, l'instabilità sta montando in modo più che proporzionale all'aumento della disperazione. E' lì, davanti agli occhi.Cosa aspettarci? Altra crisi, altra instabilità, altri black block e altri tentativi di incanalare il dissenso, ed ognuno di questi trend sarà sempre più estremo. Come gestire tutto questo? In questo luogo ed in questo tempo e nei mesi a venire servono molte cose, tra cui stabilità, fermezza, solidità. Da cercare e trovare, più che nell'oro fisico, nelle cose vere che fanno davvero parte della nostra vita e che restano. A partire da sè stessi. Occorre soprattutto unità, capire che il nostro vicino di casa è prima di tutto il nostro compagno di viaggio con cui condividere un piatto di minestra se ha perso il lavoro, pardon, lo schiav-lavoro.Perchè quando le persone dimostrano unità, possono fare veri miracoli, come far cadere una dittatura trentennale in 18 giorni. E se tutto il mondo fosse unito, forse potremmo far cadere una dittatura millenaria in qualche mese. Poi starebbe sempre a noi fare un miracolo ancora più grande per non cadere dalla padella nella brace, ma ancora una volta la parola d'ordine è unita'.Il 15 Ottobre ha dimostrato che molte persone in tutto il mondo hanno scelto di essere unite. Ed è un passo avanti mica da poco per i nuovi babari.E così, tutto si sta svolgendo, e la pellicola che entra nei metri finali. Non sappiamo quale sarà l'ultima inquadratura, ma sappiamo che stiamo vivendo il momento più caldo della storia dell'uomo. Forse, l'intero senso dell'irrequietudine di questo finale si puo' descrivere con un cartello scritto in non mi ricordo nemmeno più quale lingue:"se non ci lasciate sognare, non vi faremo dormire"Saluti feliciFelice Caprettahttp://informazionescorretta.blogspot.com/2011/10/dopo-il-15-ottobre-e-i-babari-del-tg1.html