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L'indecisa Italia sprofonda nella crisi


L'indecisa Italia sprofonda nella crisidi Bas Mesters - 20 ottobre 2011Pubblicato in: OlandaTraduzione di ItaliaDallEstero.info
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Secondo l'eurocommissario Mario Monti l'Italia minaccia di mandare a tappeto l'Unione Europea.A livello internazionale cresce velocemente la sfiducia nei confronti dell'Italia. Il governo di centro-destra di Berlusconi non riesce a raggiungere un accordo sui tagli che l'Europa desidera.Roma - Questo fine settimana i leader europei guardano con molta preoccupazione al loro collega, il premier SIlvio Berlusconi, e al suo ministro delle Finanze Giulio Tremonti. I due litigano: non ce la fanno a metter insieme il pacchetto di riforme richiesto dalla Banca Centrale Europea.L'ex Commissario Europeo, alla TV, ha detto ieri al riguardo: "L'Italia, co-fondatore della Comunità Europea, in questo modo corre il rischio di essere il Paese che manderà a tappeto l'Unione Europea".A livello internazionale cresce velocemente la sfiducia nei confronti dell'Italia. Ne sono testimoni le cifre di ieri. La borsa milanese ha perso quasi il 3,79 per cento, molto di più degli altri indici. La differenza tra il tasso d'interesse che l'Italia deve pagare in confronto alla Germania per i titoli di Stato decennali è salita nuovamente a 402 punti, comparabile al livello di crisi raggiunto la scorsa estate, quando la BCE è intervenuta, facendo incetta di obbligazioni italiane. Il tasso di interesse di conseguenza è sceso dal 6,35 al 4,95 per cento. Ma ieri (19 ottobre 2011, N.d.T.) era di nuovo al 6 per cento, troppo alto per mantenere sostenibile il debito di 1.900 miliardi di euro nel lungo termine. Monti, che è attualmente rettore presso l'Università Bocconi di Milano, è apparso molto preoccupato nel programma TV Otto e mezzo: "La possibilità di un prossimo attacco all'Italia da parte dei mercati finanziari è molto verosimile".I mesi scorsi la BCE ha sostenuto l'Italia nel tentativo di evitare che si verifichi il terribile scenario, chiedendo però qualcosa in cambio. Il 5 agosto la BCE ha dettato a Roma con una inconsueta lettera al fulmicotone quali provvedimenti avrebbero dovuto essere intrapresi prima della fine di settembre: interventi ulteriori sulle pensioni, riforma della burocrazia, liberalizzazione dei servizi pubblici e privati, privatizzazione dei servizi e degli edifici delle amministrazioni locali e flessibilizzazione del mercato del lavoro. Inoltre, la BCE ha espresso di voler "provvedimenti immediati" per favorire una conduzione più efficiente del Paese.La scadenza era stata fissata per tre settimane fa. Il Parlamento italiano ha approvato tagli per 60 miliardi di euro (per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013), ma non ha raggiunto un accordo per l'approvazione delle riforme necessarie a rilanciare la crescita. Questo mentre l'Italia già da dieci anni cresce meno della metà della media europea.Berlusconi e Tremonti - che a malapena si parlano- lavorano, secondo alcune voci, al pacchetto riforme in modo indipendente l'uno dall'altro. Berlusconi ha messo in guardia questa settimana che si tratta di provvedimenti "tiepidi". "Non ci sono soldi", ha detto. "Proviamo ad inventarci qualcosa". Egli sta valutando un'ennesima sanatoria per gli evasori fiscali che farebbe entrare miliardi nelle casse statali. Tremonti è tenacemente contro un'ipotesi del genere e mantiene stretti i cordoni della borsa senza voler dar via nemmeno un centesimo, sostenendo che il deficit di bilancio deve essere riportato a zero.Intanto anche la riforma delle pensioni si è arenata, perché il partner di coalizione, Umberto Bossi, della Lega Nord, ha posto il veto . La flessibilizzazione del mercato del lavoro ha portato a manifestazioni e resistenza da parte della sinistra. Le proposte per la riduzione della burocrazia sono abilmente smantellate dai politici di tutti gli schieramenti, che utilizzano i posti di lavoro statali come esche nella creazione del consenso e nel reclutamento di sostenitori.Ieri sera Monti ha nuovamente lanciato un appello per la formazione di un governo di ampie intese che possa ergersi al di sopra dei sofismi politici. Negli ultimi mesi lo stesso Monti è stato spesso citato come essere il candidato ideale per guidare una tale coalizione. Ma una volta chiestagli la sua disponibilità, egli ha risposto: "Cosa risponderebbe lei ad una domanda così diretta?"Per il momento una tale opzione non è una prospettiva percorribile né per l'Italia né per l'Europa. Poiché Berlusconi e le sue clientele ce la stanno mettendo tutta per restare saldi in sella.[Articolo originale "Besluiteloos Italië zakt dieper in crisis" di Bas Mesters ] http://italiadallestero.info/archives/12707