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Bankitalia: ripresa incerta. E sofferenze in aumento


Bankitalia: ripresa incerta. E sofferenze in aumentoPalazzo Koch prevede due anni di crescita per l'Italia. E' questo ciò che emerge dal bollettino economico di Bankitalia. Anche se resta l'incertezza resta elevata. E le sofferenze aumentano. Bankitalia prevede due anni di crescita positiva per l'Italia, +0,7% nel 2010, +1% nel 2011. Questo è quanto emerge dal Bollettino economico di Palazzo Koch. «Si prevede che la ripresa dell'attività economica prosegua a ritmi ridotti nel corso di quest'anno, frenata dalla debolezza della domanda interna, in un contesto in cui anche nel nostro paese si affievoliscono gli effetti delle misure di stimolo messe in atto per fronteggiare la crisi'', è scritto nel Bollettino   Dopo la contrazione del 4,8% della crescita economica registrata nel 2009, la Banca Centrale Italiana vede segnali di debole ripresa nel 2010, con una previsione di crescita del Pil pari a +0,7%. Si tratta di un valore comunque superiore all'ipotesi di crescita formulata nel bolletino di luglio. La ripresa del Pil e' fondata ''su ipotesi piu' favorevoli sugli scambi internazionali, che ora si prevedono in espansione di oltre il 4 per cento nella media del 2010 (contro lo 0,8 prefigurato in luglio)'', scrive Bankitalia. ''Il Pil riprenderebbe a svilupparsi a un ritmo su base trimestrale pari o superiore a quello del prodotto potenziale solo a partire dal 2011, riflettendo l'ulteriore accelerazione del commercio mondiale e il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro'', spiega l'analisi di Palazzo Koch. Dunque per il 2011 prevede una crescita del Pil pari a +1%. Da segnalare che per il 2010 e 2011 Palazzo Koch prevede una crescita dell'export del 3% all'anno, ''dopo una diminuzione di quasi il 20% nel 2009''. Ma ''lo scenario macroeconomico è soggetto a un'incertezza elevata'', spiega il Bollettino economico di Palazzo Koch. Così' il livello di crescita previsto per quest'anno rappresenta ''il valore centrale di un ventaglio ampio di possibilita': con una probabilita' del 70 per cento esso si collocherebbe in un intervallo di circa 1 punto percentuale. Tra gli elementi che potrebbero determinare uno scenario più favorevole per la crescita vi è l'eventualità di una dinamica più vigorosa del commercio internazionale (specie nel 2011, anno per il quale si assume che la domanda mondiale aumenti a un ritmo ancora nettamente inferiore a quello medio degli ultimi 20 anni), nonché la possibilità - nel breve periodo - di una più vivace ricostituzione delle scorte. Un altro dato sembra essere preoccupante. Ossia l'aumento delle nuove sofferenze che è collegato all'incremento di svalutazioni sui crediti. Dal Bollettino Economico emerge infatti che nei nove mesi le svalutazioni hanno assorbito oltre la metà del risultato di gestione rimasto stabile rispetto all'anno precedente (11 miliardi in valore assoluto) contro circa un quarto nei primi nove mesi del 2008 (5 miliardi). Da qui la netta riduzione degli utili: per i cinque maggiori gruppi gli utili dei nove mesi 2009 sono risultati dimezzati con conseguente flessione della redditività. La Banca d'Italia nota poi il perdurare della flessione degli impieghi delle cinque grandi banche (-3,5% a novembre sui dodici mesi) mentre i finanziamenti concessi dagli altri intermediari, pur in netto rallentamento, hanno continuato a crescere (+3%). Non c'e' però una 'stretta' per le imprese: secondo la Banca d'Italia 'la flessione dei prestiti alle imprese risulta sostanzialmente in linea con la diminuzione del fabbisogno finanziario delle aziende'.http://www.bluerating.com/banche-e-reti/182-istituzioni/10512-bankitalia-si-fida-dellitalia-in-crescita-il-pil.html