IL PENSIONATORaschia la spuma l’ala del gabbiano,incede a fatica con la canna in mano;strappato dal vento con lo sguardo lontano,segue del pescatore il suo destino strano.Ama le lenze, ne ammira le prede,e ogni vota al pietismo cede.Come in vita chi alla fin si siede:ha avuto inutil astio, ringhio o poca fede.Ora segnato da irriversibil vecchiezza,colui che il debil in vita disprezza;si sente deriso e trasuda stanchezza:la lacrima riga e il volto arcigno spezza.
Post N° 26
IL PENSIONATORaschia la spuma l’ala del gabbiano,incede a fatica con la canna in mano;strappato dal vento con lo sguardo lontano,segue del pescatore il suo destino strano.Ama le lenze, ne ammira le prede,e ogni vota al pietismo cede.Come in vita chi alla fin si siede:ha avuto inutil astio, ringhio o poca fede.Ora segnato da irriversibil vecchiezza,colui che il debil in vita disprezza;si sente deriso e trasuda stanchezza:la lacrima riga e il volto arcigno spezza.