Gretel - diario di una vendetta

Post n°209 pubblicato il 29 Giugno 2017 da diablodelicado
 
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GRETEL - DIARIO DI UNA VENDETTA

 

E' in stampa il mio secondo romanzo di narrativa.

 

A differenza del primo "Costruttori di luce", in questo racconto, la narrazione segue l'avventura di una protagonista femminile "Gretel" che, dopo una vita da studentessa complicata e faticosa crede di aver intrapreso il suo cammino nel mondo della finanza verso una vita indipendente.

Pensando di operare per il bene della sua impresa e dei clienti, subisce un'ingiustizia che la porta a meditare la sua vendetta. Sarà un percorso lungo e pieno di colpi di scena che la vedrà suo malgrado coinvolta in una vicenda torbida dalla quale rischierà di non uscire.

Avventura, giochi di finanza e potere, bassezze e riflessioni interiori sul destino della vita e sui propri sentimenti. Una vicenda che valica i confini nazionali e che sfiora la grande speranza della ricerca nelle biotecnologie.

 

Ordinabile presso le LIBRERIE FELTRINELLI

 

 

 

 

 
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OCCHI DI BAMBINO

Post n°208 pubblicato il 30 Novembre 2016 da diablodelicado
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OCCHI DI BAMBINO

Un pittore, seduto con il sole alle spalle sulla riva di un canale nella campagna stava ritraendo a olio su tela il paesino adagiato nella noiosa pianura. I pollini della primavera roteavano  davanti ai suoi occhi, spinti da una brezza invisibile come una nevicata fuori stagione che stenta a posarsi sul suolo.

Un bambino si avvicina incuriosito dalla noia, le mani sporche di terra ad abbracciare un pallone di plastica color dei tetti ed osserva.

L’uomo dai capelli bianchi e la barba folta se ne accorge dal fruscio alle sue spalle, ma finge di essere concentrato sui colori lasciandosi avvicinare con cautela da quella creatura diffidente come un cucciolo della foresta.

Quando avverte il respiro affannato alle sue spalle curiosare sul lavoro quasi compiuto, senza voltarsi chiede con voce tranquilla:

-Ti piace?-

-Sì- Risponde il bambino mentre osserva un taccuino di carta ed una matita a terra, usata dal vecchio per abbozzare i suoi dipinti.

L’uomo osserva la scena con la coda dell’occhio, poi concentrandosi sulla successiva pennellata, con indifferenza, lo esorta:

-Se vuoi puoi usarli-

Il bambino lascia la palla che rotola poco distante, si china raccogliendo il taccuino e la matita quindi a gambe incrociate seduto nell’erba dietro al pittore, inizia a tracciare segni con grande avidità.

Dopo qualche minuto scandito dall’irregolare frastuono dei passeri all’ombra del grande pioppo, una mano dalla dimensione di una farfalla, si insinua sotto gli occhiali del vecchio con il suo disegno, mentre una voce fresca e rispettosa attende la risposta:

-Ti piace?-

Il pittore appoggia  delicatamente il pennello  grondante di un azzurro polveroso ed accoglie con delicatezza il foglio di carta. Osserva con attenzione il disegno in bianco e nero: quattro scatolette per le case, due linee irregolari per il canale, un omino stilizzato seduto davanti ad una tela ed un sole gigantesco a torreggiare sulla scena. Emette un lungo sospiro, infine si volta ad incrociare per la prima volta gli occhi del bambino.

-E’ un capolavoro, nel mio manca il sole-. E gli sorride.

11/2016

 

 
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VECCHIA QUERCIA

Post n°207 pubblicato il 13 Giugno 2016 da diablodelicado

 

VECCHIA QUERCIA

Quando rimani seduto immobile,
sulla roccia a strapiombo sul ghiacciaio eterno;
nel silenzio dei tuoi pensieri puoi sentire
il canto delle balene d'agosto.
Nell'istante in cui gli occhi si chiudono nel vento,
inspiri il blu intenso del cielo
e affidi le tue angustie ed i tuoi dolori
agli sbuffi bianchi che ti accarezzano i capelli.
Non ci sono risposte a condurre
a valle i tuoi passi.
Non ci sono fiori a segnare il sentiero
sicuro del tuo futuro.
Non ci sono calici da alzare in tuo onore
e sorrisi di ammirazione.
Tutto rotola nella mente con la leggerezza
di piume colorate:
vorresti spiegare le ali e seguire le correnti calde,
saltare di roccia in roccia sino a farti scoppiare il cuore.
E' allora che guardi le tue mani screpolate
con le vene scure a serpeggiare tra le nocche ossute:
ti alzi e pensi al giorno che verrà,
raccogli il tuo zaino di dolore
e spingi avanti il bastone di quercia.

(06/06)

 
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REQUIEM

Post n°206 pubblicato il 16 Gennaio 2016 da diablodelicado
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Una donna americana di 35 anni, definirla ragazza mi sembrerebbe semplicistico, ha perso la vita questa settimana per mano di un ragazzo? clandestino con tanto di pagina fb, spacciatore, nel cuore della Firenze del nostro Primo Ministro di cui si fregia essere stato Sindaco. Se a voi sembra normale, come pare alle Istituzioni ed evidentemente statisticamente accettabile per un grande Paese, a me fa venire un urto di vomito. Scusate lo sfogo.  Laddove l’indignazione rimane solo personale, tutto continua sempre come prima, nel rotolare indifferente della merda che seppellisce le nostre inutili vite comuni di persone sacrificabili, mentre gli eletti giocano sfoggiando stile bimbiminkia i rolex probabilmente donati da chi è coinvolto in guerre assassine.

 

 
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Quasi Primavera

Post n°205 pubblicato il 11 Marzo 2015 da diablodelicado
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Quasi Primavera

Raggi di sole radenti

spaccano l’uniformità di superfici irregolari;

macchiano di arcobaleno i vetri ghiacciati

dal lungo inverno;

abbagliano occhi cerchiati di fatica e preoccupazioni

infossati in grevi pensieri dissimulati da un velo di trucco.

Questa esplosione di algida luce invernale

sorprende la lenta metamorfosi del giorno,

schiaffeggia il molle sentire del letargo,

accarezza sbuffi di bimbi in moto perpetuo.

E’ la margherita nel prato smeraldino,

è il canto del pettirosso nell’alba della siepe,

è il colore cioccolato del mare dopo le burrasche,

è la primavera dei sensi che bussa saltellando.

Riponete le teiere tra le ragnatele,  nel fondo

delle madie  con vetri colorati a piombo,

preparate i fazzoletti rossi a giocare coi capelli sciolti nel vento,

alzate gli sguardi verso le nuvole prima di essere colpiti

da esplosioni profumate di colori:

l’attesa sarà breve il sentire sarà sinfonia...

 

 
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