GRANDE CUORE

questa è la foto di uno dei tanti cani del canile dove svolgo volontariato, ma leggete questa storia

Happy e pina sono due cagnolini che vivono troppo soli in una cascina vicino Merate. dopo molte segnalazioni, i due esseri pelosi finiscono al canile vicino. Canile per bene, gestito amorevolmente dalla Lega del cane. Happy e Pina soggiornano nella stessa gabbia. lei è più fatalista, più rassegnata. Lui è un cane buono, ma schivo. Una sola passione: Pina. "Due siamesi d'amore. E Happy è la sua ombra" dice Andrea, responsabile del canile. "Incredibile la sua tenerezza: non mangia pur di lasciare tutto a lei.". Finchè non arriva per Happy il giorno del destino felice, come direbbe Garcia Marquez. Due cari signori cadono nella dolcezza degli occhi di Happy, che così, finalmente,  trova una casa, prelibatezze quotidiane, coccole e prati morbidi per ruzzolare. Ma Happy non è per nulla felice. E' nervoso, depresso e disdegna il manicaretto. Finchè una lunga notte fugge, con la complicità di un cancello aperto. Corre Happy. Chilometri e chilometri di buio con una sola traccia: quella della nostalgia per la sua Pina. Corre. Poi all'alba lo trovano stremato davanti al cancello del rifugio. Inutile raccontare dell'incontro tra i due. Meglio immaginarlo. E sperare che, prima o poi, qualcuno ci voglia come Happy ha voluto la sua Pina, o che qualcun'altro ci travolga di feste "codose" come la cagnina ha accolto il suo convivente di gabbia.  Inutile dire che due cani così straordinari meriterebbero due padroni straordinari che li adottassero insieme. Ma ecco un altro pensiero. Da sempre ascolto di cani che hanno salvato la vita ai bambini, di altri morti davanti alla tomba del padrone e così via, in una sequenza di gesta che non si possono liquidare al solo buonismo della fedeltà canina. Cosa c'è nel coraggio, nella capacità di trovare la via, ma soprattutto nel capire di un animale attore di simili storie? Conosco già le risposte dei molti che si appelleranno al fatale paracadute dell'istinto. Non ci sto. C'è qualcosa di più che fa pensare che cani, cavalli, gatti, scimmie e maiali (perchè gesta leggendarie riguardano anche questi) capiscano qualcosa di noi che noi non capiamo di loro. Qualche cosa che li fa sentire e provare passione e passioni. Qualche cosa che si avvicina ai sentimenti, anche se parrà dissacratorio ai benpensanti scomodare bestialmente quest'umana parola. E se gli animali possono sentire in quel modo segreto che ci inquieta e ci sorprende, perchè non sono gli uomini, una volta, a sorprendere gli animali? Potrebbero cominciare con l'adottare cani dai rifugi, invece di spendere follie nelle vetrine di bestiari milionari.....