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Da idroponica a aeroponica


Tanti anni son passati e ancora son ricordati; i leggendari Giardini pensili di Babilonia. Esisteva un tempo in cui l´acqua valeva oro e ogni pianta era un dono. Un Re Maestoso e Magnifico che si chiamava Nabucodonosor II scoprí che era possibile far crescere rigogliosi giardini fuori dal terreno e con pochissima acqua. Queste stesse tecniche di coltura furono studiate anche da Leonardo da Vinci e allora vení chiamata idroponica. Oggigiorno si é raggiunti efficienze elevate con la tecnica dell´aeroponica che é la naturale evoluzione dell´idroponicaL´idea di base é dare alle piante solo ció di cui hanno bisogno, sali minerali, nitrati mescolati con l´acqua, ossigeno. La terra non serve, l´evoluzione delle piante nel nostro pianeta le ha adattate ai terreni, ma solo per stare dritte, altrimenti la terra é inutile. L´aeroponia é il massimo sviluppo tecnico raggiunto per la coltivazione di piante. Le radici stanno letteralmente in aria e sono costantemente ossigenate, sulle radici gli spruzzatori “atomizzano” la miscela di acqua, nitrati e sali minerali per meglio far assorbire i nutrimenti.Con questa tecnica é possibile coltivare nelle case, in zone desertiche e nello spazio, dove serve una efficienza produttiva molto alta. Queste tecniche saranno utilizzate nelle missioni di colonizzazione di Marte programmate dagli Americani.