Torn & Frayed

II


Secondo giorno di navigazioneFoster è al timone. E osserva tutto con la solennitàdi un rapace greve ma preciso. Sordido e incipiente mi rivolge la parola formalmente, trattenendo altri pensieripiù intimi e sinceri. Di certo ha il dubbio che Io sia bandito da qualsiasi possibilità di cielo, e che vagoli sul mare alla continua ricerca di quel varco nell'infinitoche mi permetta di transitare,ignorato e salvo, a migliorvita. Lo lascio credere mentre mi liscio la barba di unasettimana: Ho deciso di lasciarla crescere come bonarioauspicio e augurio leggero; assomiglierò a qualche profetagiovane o a un santo ancora vergine mentre la chigliaassogetta le onde e pulsa attraverso la rotta come uncavallo marino, preda di scossoni tellurici nella Libertà liquida del crawl. Quando ho lasciato la riva tante sensazioni si sono sormontate nella mia coscienza per avere il sopravvento e condizionare il futuro assembramentodei pensieri. Da un lato la preoccupazione di lasciare Edith nel modo proprio a un furfante: senza una parola di spiegazioneo una lettera colma di scuse, da un altro la paura di avvicinarmi alla fine senza avere pacificato la coscienzanell'autentico abbraccio di Dio e nell'assoluzione dai propri peccati. Poi il terrore quasi palpabile di immergerminella vacuità degli Oceani abbandonando la solidità della terraferma che per lungo tempo mi aveva cullato, illudendol'amor sacro della Vanità, solleticando la folle consapevolezza che lo stabile chiarore dei sogni fatti Realtà mi fosse finalmentedonato. Tutte chimere! Ben presto il suolo ha cominciato a scottarmi sotto i piedi e lo scrupolo che non fossi abbastanzasolido da reggere la Felicità di una Vita comune si è fatto largo imperioso e mi ha costretto ha spiegare le vele in un'avventuraforse sterile e assurda, ma comunque avvincente. Il suicidio ne è probabile corollario ma non mi spaventa: quando ebbi la rivelazione della mia Diversità e Irriducibilità agli altri Uomini non faticai troppo a trovare spiriti affini e a salpare rapidamente e di soppiatto. E ora mi trovo con Loro sulla piatta superficie dell'incubo, aggrappato al cordame della Fantasia percorro a undici nodi la rotta eindugio con Foster a mugugnare riguardoil tempo e la direzione dei venti. Insomma, sono un angelo spiumato e condannato alla navigazione, ancora vivo permiracolo scruto l'orizzonte e tremo nel rollìo.In fede