Torn & Frayed

IV


Quarto giorno di navigazioneFu proprio in quel periodo che Jeremiah Soniniziò a venire a trovarmi con qualsiasi scusa,soprattutto alla sera. Prima di coricarmi sentivoOsterberg bussare alla mia porta e comunicarmiche Son era in attesa di parlarmi, anche solocinque minuti. Sapete.....la vita di un capitanoè fatta anche di rituali e confidenze e Jeremiahera benvoluto da tutto l'equipaggio: era uno deipiù vecchi ed esperti, quasi un portavoce, quindinon mi disturbava averlo nella mia cabina asorbire il té serale prima di coricarsi. Comunquecapì subito che non era per le rivendicazioni deisuoi compagni che veniva a comunicarsi, ma,al contrario per sollevare la coscienza da un fattoche lo tormentava. Un tempo, da giovanetto, avevarotto la testa con una pietra al fratello maggioreche lo tormentava con scherzi e dileggi, e poi neaveva gettato il cadavere nel fiumiciattolo che scorreva davanti casa. Il corpo, alla fine, era stato recuperato da alcuni pescatori, che ne avevano segnalato l'esistenza alle autorità, le qualiavevano condotto il padre e la madre di Sona riconoscere loro figlio. Erano successe granditragedie e alla fine la colpa per la morte era stataattribuita a un giovane disturbato che girava per lezone, compiendo a volte atti di violenza ingiustificatisu chiunque gli passasse nei dintorni. Era stato normaleporlo in vetta alla cerchia dei sospetti e rinchiuderlonella prigione locale. Una sera il popolo, esasperato dall'efferatezza del crimine, aveva fatto irruzione nella galera, prelevato il giovane dissociato e fatto giustiziasommaria, impiccandolo a un albero nella piazza delpaese. Questo peso gravava sullo spirito di Jeremiah Son.