Torn & Frayed

VI


Sesto giorno di navigazioneAvvistammo nel mattino presto la canoa con a bordoun indigeno. Non sembrava particolarmente stancoe ci fece ampi cenni con le braccia. Lo avvicinammoe lo issammo a bordo. Era nudo se si eccettuava unperizoma di corteccia che gli copriva a malapena levergogna. Si esprimeva a gesti, accompagnandoli con parole nella nostra lingua, confuse ed elementari.Dopo averlo rifocillato e concesso parecchio tempoper giungere a spiegarsi, riuscimmo a decifrare ilsenso di quello che intendeva comunicarci. Parlavadi un vulcano che aveva eruttato e di un grossodemonio che aveva infettato i pozzi della sua terra.Lui si era avviato con la sua barchetta in cerca di aiutonelle zone circostanti abitate da Europei, quando siera imbattuto nel nostro veliero, e ora ci pregava didirigere la nostra rotta verso la sua isola. Il mio equipaggio, formato da uomini rotti a tutte le esperienzee alquanto rozzi e violenti, prese a irriderlo e a sbatterloda una parte all'altra del ponte. Quando mai, secondoloro, avremmo deviato dalla nostra destinazione perarrivare in soccorso di un pugno di cenciosi indigeniin preda, sicuramente, a una delle loro visioni da drogheallucinogene e comunque non degni della minima attenzione fossero anche stati effettivamente flagellatidalla Disgrazia e dalla Malasorte? Ma i miei raffinaticompatrioti avevano fatto i conti senza l'opinioneeterodossa del loro comandante, il quale era rimastoaffascinato dalla complessione spirituale e fisica delpovero selvaggio e ne aveva provato compatimentoed interesse. "Facci da guida" Così allora gli dissi fralo stupore e le bestemmie a mezza voce del mio equipaggio. "Troveremo il modo di salvare la tua gente".Osterberg si fece portavoce dello scandalo della ciurmae mi affrontò con decisione, forse pensando che i primigiorni sull'oceano mi avessero già dato alla testa. Subitolo arrestai con uno sguardo che avrebbe incenerito unalegione di demoni ostili. Formulai, scandendo le parole,il mio pensiero, e assicurai che su quell'isola avremmotrovato rifornimenti, riposo e qualcosa di ancora piùimportante per Tutti Noi. Ne ero dannatamente sicuro.Il mio secondo davanti ai miei occhi fiammeggianti nonosò replicare e si ritirò in buon ordine. Fu così che mutammo rotta e ci dirigemmo verso l'Isola natale diquel bizzarro Selvaggio.