Torn & Frayed

XXVIII


 
Ventottesimo giorno di navigazioneNe uscì insieme agli altri miei uomini e recandoFratel Geremia e Padre Reynolds con Loro. Avevano sistemato il frate in una coperta alle cuiestremità avevano fissato le punte di un enorme bastone pastorale preso chissà dove. Reynoldsinvece, in grado di reggersi in piedi, veniva accompagnato lungo la scala e all'aperto. Radunatitutti ci mettemmo in marcia praticando una strana alleanza fra Morti Viventi e tranquilli Navigatori di SuaMaestà. Seguendo le indicazioni di Stringfellow ci infilammo lungo un sentiero delimitato da rovi selvaticie piante di strane bacche. Eravamo in fila indiana alternandoci l'uno all'altro, ed era la più strana accozzagliadi individui mal assortiti che avessi mai visto. Però pareva sul punto di funzionare. All'inizio camminammo speditamente per allontanarci dalle grida dei Selvaggi che rumoreggiavano dalla spiaggia, poi adeguammo ilpasso per non affaticarci eccessivamente in quel nostrobizzarro trasferimento. Mi capitò di trovarmi giusto alle spalle del Pastore Reynolds e senza attendere una sostami venne spontaneo di interrogarlo :"Perché, Padre, aveteattirato in trappola i pirati? C'era un motivo particolare ostavate solamente sollecitando i bassi istinti degli Isolani?".Lui non rispose e stette in un silenzio ostinato, tanto che ben presto rinunciai a qualsiasi ulteriore indagine per ritirarmi in Me stesso. I paesaggi che stavamo attraversando erano di una bellezza morbosa e non potevano fare a meno di sollecitareriflessioni agrodolci sulla vacuità e terribilità al tempo stesso dell'esistenza impossibile che stavamo menando. "Lei uccidela fiera per nutrire i suoi piccoli?". La voce di Padre Reynoldssi sollevò quasi dal nulla cogliendomi di sorpresa. L'ultima cosa che mi attendevo era che cominciasse a muovere le labbra. "Certo" Risposi con un fremito "Chi non lo farebbe?". "Bene"Replicò Lui "Io mi sono trovato nella stessa condizione: lasciareche la mia gente venisse resa schiava e imprigionata dai galantuomini ai quali si sta accompagnando in questo momento,oppure prevenire il tutto, cogliendo questi Briganti di sorpresa.""Ma Li ha dato letteralmente in pasto a dei Cannibali." "Sacrificiorituale, Thompson. Nulla in confronto a quello che queste bestie avrebbero fatto se lasciate libere di agire." "E cosa significa averetrattenuto i superstiti in un buco a pane, acqua e carne umana? Per vegliare su cosa, in nome di Dio? Che motivo v'era di accanirsi inquella maniera?". "Queste sono cose di cui deve domandare aFratel Geremia. come si suole dire questa è farina del suo sacco.""La crusca del Diavolo" Non potei fare a meno di riflettere. Nel frattempo avevamo continuato l'ascesa e il paesaggio stava mutando in pochi, radi vegetali tipiche delle altezze più marcate. Avevamo camminato per diverse ore e pensai che dovevamo avere scavalcato quota mille per la presenza di irsuti cespugli di agrifogli. Provai a dareun fischio a Stringfellow che mi precedeva diversi metri più avanti,ma nemmeno si girò per indagare. Finalmente arrivammo a una radura dove posammo i nostri carichi e accendemmo le pipe. Fratel Geremiavenne deposto sopra un prato e lasciato lì con le braccia incrociatesul petto. Lo osservai: era scavato ma non provato. Ebbi la netta impressione che sarebbe tranquillamente sopravvissuto alla bottaricevuta grazie a dei normali impacchi e così provvidi a rinnovarglieli.Quell'Uomo di Dio era quanto di più resistente Mi fosse mai capitatodi incontrare e, diversamente da Reynolds, non conosceva sotterfugi,ma solo la feroce disciplina dell'ascetismo a oltranza, e la determinazionea vivere che solo Chi coltiva tutti i giorni la Morte può conoscere.