Torn & Frayed

XXIX


 
Ventinovesimo giorno di navigazioneLo osservai bene e non potei fare a meno di sentirmiminuscolo di fronte a quella prova della pervicacia di Dio: Non v'era nulla in Lui e ne suo aspetto fisico che fosse superfluo. Nulla che desse l'impressione di esserestato gettato alla rinfusa giusto per arricchire o confonderelo sguardo indagatore del curioso. Il naso adunco, ma non grottesco, le guance incavate ma non avide, gli occhi infossati ma non sinistri, la pelle bianchissima ma non grinzosa come il setaccio del cercatore d'oro. Partitoper considerare un personaggio vagamente demoniacomi ero trovato ad ammirare la sua essenzialità, il suo rigore. E di pari passo cresceva l'irritazione per essermifatto mettere in mezzo da quel branco di pirati e dal loromellifluo comandante; individui rotti a tutte le malefatte e imprese delinquenziali che avevo eletto ad alleati senza nemmeno avere il tempo di riflettere al riguardo seriamente. MI voltai strizzando i pugni e vedi Stringfellow in mezzo ai miei uomini, la blusa stazzonata e lisa, la pipa in bocca chemandava nel cielo allegri cerchi di fumo. Un improvvisa ondata di odio mi fece storcere la bocca e trattenere a stentoun gemito di rabbia mentre percorrevo il breve tratto di pratoche mi separava dall'allegra comitiva. Affrontai Osterberg che,a onore del vero, se ne stava un po' discosto ad orecchiare lefanfaronate di quel morto, tornato dalla tomba grazie anche al mio improvvido intervento. "Osterberg" Dissi "Voglio Tutti gli uomini radunati dietro quella cresta per importanti comunicazioni.Loro e nessun altro di questi graziosi Signori": Pronunciai ad alta voce le ultime parole in modo tale da farmi udire chiaramenteda Stringfellow e dalla sua ciurmaglia, dispersa lungo la lievependenza. Il mio secondo esitò un attimo davanti alla decisione del mio tono. Poi diede la voce a tutta la crew e in breve ci dirigemmo dietro un dente roccioso fianco allo scollinamentodel valico. Stavo portandomi verso il luogo del raduno quandosentì la solita, insolente voce ferirmi l'orecchio :"Grandi comunicazioni, eh Thompson?". MI girai soffocato dall'ira di fronte alla pasciuta arroganza di Stringfellow e sibilai :"Nulla che la riguardi, Comandante. Oppure vuole venire a indicarmi come tenere un rapporto alla Truppa?". Forse conscio della miaimprovvisa esasperazione il Bucaniere si azzittì e mutò persinoespressione del viso fino ad ammutolire completamente. L'unicacosa che ci scambiammo fu uno sguardo colmo di disprezzo e diffidenza. Qualcosa che era emerso all'inizio del nostro incontrostava tornando a galla e Io Mi rendevo più che mai conto di averefatto male i miei calcoli unendomi a quella sciagurata carovana.Realizzavo che nulla mi garantiva dall'astio e dalla doppiezza dei Pirati, dalla Loro sostanziale Inaffidabilità. Padre Reynoldssembrò cogliere il dubbio nei miei occhi e mormorò piano :"Si ricordi, Thompson, che non è l'Uomo a fare l'Uomo ma il Compagnoche si sceglie." A queste parole Stringfellow roteò gli occhi e sialzò con l'agilità impensabile in un fantasma, portandosi nei pressidel Pastore :"Zitto, infangatore del Nome di Dio, Tiranno da quattro soldi di un pugno di selvaggi pagani, crudele Torturatore di marinaidi lungo corso!" Mi avvicinai anch'Io e mollai uno sganassonepotentissimo tra la guancia e la tempia del Bucaniere, facendolo prima sobbalzare e poi crollare diritto al suolo. Tutti i suoi Brigantisi levarono come un sol uomo mentre i Miei misero istintivamentemano agli schioppi e alla polvere.