Torn & Frayed

XXXVII


 
Trentasettesimo giorno di navigazioneReynolds Mi si avvicinò stravolto, gli occhi vitrei e un sorriso idiota,che si avviava a diventare sempiterno, stampato proprio sotto lafronte ora sgombra di rughe preoccupate. Mi diede una mano perrialzarmi, di malavoglia, dal sasso su cui mi ero lasciato cadere,e Mi abbracciò forte. "Quella banda di mostri" Balbettò "Annientata,distrutta...mi pare quasi di non crederci". E mi tenne stretto perdiversi minuti mentre Io non riuscivo a distogliere lo sguardo dalladistesa di cadaveri, folgorati dalla fine nelle più strane posizioni."Ma la vicenda non è ancora conclusa"  Mormorò improvvisamentementre mi sfilava il kriss malese dalla cintura e si spiccava dallamia persona in un baleno, mettendosi a camminare, di buonalena, verso Stringfellow. "No!" riuscì a urlare al massimo della miavoce appassita. Ma era troppo tardi. Padre Reynolds aveva affondato il kriss nel dorso del comandante ancora catatonico eimmerso profondamente nel suo lutto. Questi, in un secondo,aveva subito realizzato la tragedia ed estratto istintivamente la pistola dal fodero in madreperla dove la custodiva, poi era caduto in ginocchio mentre il sacerdote troneggiava sopra di Lui, vittoriosamente. Un colpo, un ultimo colpo sinistro erarisuonato e Reynolds era rinculato, prima verso l'alto, poiaccasciandosi, sul terreno con un gemito terrificante. A quelpunto Stringfellow aveva perso definitivamente coscienza edera rotolato esanime vicino al prete. Nessuno del Mio equipaggioera accorso per valutare la situazione, così Mi mossi Io, ancorafrastornato. Rovesciai sul dorso Padre Reynolds e notai immediatamente che la ferita inflittagli dal Capitano pirata nonera mortale. Gli aveva infatti trapassato il braccio brutalmente,ma la palla era sortita e quindi con qualche impacco e l'arrestodell'emorragia, si sarebbe cauterizzata. "Morirò?" Arrivò a sussurrare il religioso. "Non credo proprio. è una brutta bottaal braccio ma guarirà, Pastore." Feci una pausa silenziosa,fissandolo negli occhi cisposi "Ma perché ha fatto quello che ha fatto? Stringfellow andava assicurato a una qualche formadi giustizia. Perché Lei, Uomo seguace del Cristo e dell'Amore,lo ha pugnalato? Che motivo v'era se non la cieca e ottusarivalsa, la pura e semplice vendetta umana?" Reynolds gemettee non smise di rotolarsi nella sofferenza della ferita. Compresiche le mie domande sarebbero cadute nel vuoto e urlai a Osterberg di venire a prendersi cura del prete. Il Mio Secondoaveva studiato medicina prima di imbarcarsi sulle navi di medioe lungo cabotaggio e spesso c'eravamo serviti di Lui per curarequalche banale malanno a bordo. Ora Gli chiedevo uno sforzomaggiore per accudire quella bizzarra figura di sacerdote invasato, mezzo pazzo e con istinti omicidi. Io, senza volerlo perchénon era mia intenzione, Mi piegai su Stringfellow e Lo osservaimentre la Morte lo aveva colto con le braccia raccolte sul propriopetto intorno alla lama insanguinata che appena fuoriusciva. Gli radunai le mani a cupola sul cuore e mormorai una preghiera.Cercavo di rendere la sua anima oscura più leggera di fronteal grande balzo, e riflettei che se non l'avessi fatto Io, nessunoavrebbe speso una parola di fede per il Comandante di quella ciurma di Senza Dio. Mi sentivo in dovere di non spendere lamia pia intenzione solo per Chi era in buona posizione per vedersi spalancate le porte della Vita Eterna, ma anche per Chiavrebbe, forse, camminato nell'oscurità per eoni. Dopo avergliabbassato le palpebre mi rialzai ricoprendo con un pugno di sabbia il cadavere del Comandante Stringfellow, Bucaniere di Sua Maestà e cannibale per imperscrutabili scelte del Destino.Poi, ancora sentendo con un brivido i frammenti della statuadella Vergine che barcollavano frantumati all'interno della Miasacca, Mi avviai verso il resto dell'equipaggio, che si leccava le ferite e risparmiava sui sorrisi vittoriosi.