Torn & Frayed

Giorni a terra XV


 Giorni a terra. XV."Signor Dawson" Iniziai staccando le parole "Mi pare di capire che statesmobilitando. Che ne direbbe di cinquanta regine per riprendere il mareal più presto?" Il piccoletto, evidentemente sorpreso dalla mia sicumera,tornò a fissarmi, questa volta indugiando sul volto. Restò per due minutibuoni senza parole, intento solo a ficcare le sue pupille nelle mie. Poi si mise le mani in tasca con noncuranza per estrarne due biglie liscissime e tonde, e avvicinarsi a un muretto poco distante. "Vediamo" ci disse "Se la biglia azzurra sarà più vicina a Noi della rossa, allora accetterò la vostra proposta. In caso contrario non se ne parla." Allibiti lo guardammogettare con violenza le due rotondità verso il muro e guardare con un certo interesse la loro disposizione sul terreno. Anche Noi tre allungammoil collo. Vedemmo la rossa rotolare verso di noi con molle tranquillità mentre l'azzurra si stabilizzava, dispettosa, poco sotto una linea immaginaria, ben lontana dalle nostre figure. "Rossa" pronunciò mestamente il Proprietario della nave e parve deluso dal risultatodi tutta la faccenda. "Mi dispiace ragazzi, ma Io sono abituato a credere a questi segni del Destino." Allora non Mi trattenni più :"E chiama segni del Destino quella che non è altro che mera superstizione? Crassa fedeltà ai piccoli inganni del Demonio?Bell'imprenditore del Mare: rinunciare a cinquanta regine in cambio della corte sottile fattale dal Grande Fornicatore? Dall'ingannatore e baro per eccellenza?" Dawson mi sorrise con un'espressione smorzata. E, quasi riprendendo un discorsointerrotto a metà, disse :"E poiché Io non sono Uomo da affidarea due biglie i successi e insuccessi commerciali nella mia attività,ebbene Vi ascolterò, per quanto bizzarra sia la vostra proposta.Cos'ha da dire per convincermi Mr. Thompson?" "Non sta a Meconvincerla, ma forse ai miei soldi." Il bizzarro ometto, che avevanel frattempo voltato la testa alle imbarcazioni, mi gratificò di un'occhiata in tralice, malevola e dubbiosa :"Ma così si comportacome questo povero peccatore, sviato dal Grande Baro e Imbroglione per eccellenza! Credere di comperarmi per cinquantaregine...puah! Se vi darò la mia Lebanon non sarà certo per quelvile denaro....Intendo sapere cosa Vi spinge a prendere il largo come se aveste il fuoco sotto i talloni. Le possibilità sono due:O un grande Male, oppure un Grande Bene." Sospirai a fondo e Mi accinsi a raccontargli tutta la nostra avventura sull'Isola di San Juan De La Réunion. Cosa che feci immediatamente, e, con mia sorpresa, in modo facondo e senza interruzioni. Al termine della narrazione delle nostre disavventure l'armatore prese unfazzoletto dal taschino e se lo passò sulle guance e sulla fronte. "In fede mia non ho mai sentito una storia più terrificante e paurosa.E quel che è più strano è che intendo crederla Capitano Thompson.Non Mi sbaglio mai sulle persone, e Lei è una persona onesta. Possoestendere a Lei e ai suoi due colleghi un invito a pranzo presso la Mia modesta casa, insieme alla mia povera moglie? Non sta beneche gente timorata di Dio si avventuri in questa sentina di vizio cheè il Porto. Vi farebbe sviare dal Vostro obbiettivo, che è puro,limpido e degno di ogni nostra attenzione. E poi, in tal modo,potremmo continuare la nostra interessante conversazione."