Torn & Frayed

V


 
La Casa di Paglia VLei sorrise con indifferenza. S'era messa in un angolino, dietro l'armadio a muro, nel mentre che Bernardi e Vespucci sollevavanodi forza Matteo e lo conducevano al piano interrato per un prontosoccorso. "Era parecchio che non reagiva in quella maniera. Hodovuto rimetterlo in riga. Per loro sono un fratello, ma debbonoanche capire che sono un fratello maggiore. Comunque è un datoè un dato di fatto che il ragazzo percepisce i pericoli quando si avvicinano; è come se presentisse la minaccia." "Mi permetta,dottore, ma forse lei ha concesso troppe libertà a quel giovane.Era un periodo che entrava e usciva dagli uffici come fosse il padrone. Io mi sentivo, ecco, in imbarazzo." Radice accennò un sorriso: "Stia tranquilla, non l'avrebbe violentata. Con tutti i farmaciche Giustiniani ha in corpo la sua libido è ridotta praticamente a zero e..." "Io non intendevo questo." Lo interruppe Elettra con il volto atteggiato a una composta serietà "Ho solo paura che possa fare del male a sé stesso. Matteo non ucciderebbe neppure unamosca, ne sono sicura." Il dottore si pentì delle sue parole e guardòle fattezze semplici e gradevoli della sua segretaria. Era una personaminuta ma carina, con una lunga treccia scura che le scendeva dalcollo sul petto e degli occhi nocciola profondi come pozzi. Ogni volta a Radice pareva di scorgere una intima malinconia nella sua collaboratricee cercava di spiegarsene la ragione, per concludere che non ve n'erauna precisa. Era semplicemente così: empatica e solitaria, suggestivae timida. "Intendevo dire che a Matteo non credo faccia bene sentirsionnipotente. è cresciuto ma ha ancora delle fisime da ragazzino.Potrebbe facilmente rivolgere tutta l'energia e l'orgoglio che lei gliha stimolato contro sé stesso. Come forse è successo pochi istantifa." Il medico fissò il suo attestato di laurea alla parete. "è per questoche ho arrestato tutto il circo di Matteo Giustiniani. Aveva bisogno di un ridimensionamento, e mi sono reso conto di averlo, per certi versi,messo su un piedistallo come la testimonianza di una terapia perfettamente riuscita. Ma non era così." "Ci teneva forse a farne il suo bracciodestro?" Domandò Elettra con una lieve provocazione nella voce. IlDottore si guardò la cupola delle unghie e rispose con un tono monocorde e annoiato: "Il giovanotto è un animale, e mi serve. Le ho giàdetto in passato che percepisce i fenomeni atmosferici e ha pure ilbarometro dell'umanità. Come tanti schizofrenici è un visionariopuro e ha colto quello che sarebbe passato a dirmi il questore. Misuggestiona e mi affascina ma ho il dovere di non farmi prenderein un gioco delle parti. Messo sul mio stesso piano (forse non ci crederà) Matteo Giustiniani mi stritolerebbe.(Continua)