Torn & Frayed

# 9


 
LimitiOdiava Bertelli perché era un finocchio felice, bello, sanoe orgoglioso. E ne parlava con Tutti della sua condizione.Che schifo, pensava Pirosi. Ancora più duro sopportarlo nell'ufficio proprio perché era abile, capace e competente,e lì, a edilizia privata del Comune, era indispensabile sapere parlare con tutti gli utenti e possedere le conoscenze, essere in sommo grado specializzati e diplomatici. Tutte qualità che sfoggiava egregiamente Bertelli. Lui, Pirosi, era un uomo come tanti ma il suo lavoro lo sapeva fare e per anni era stato la colonna degli uffici prima, almeno, che arrivasse quel frocio giulivo.Mentre Pirosi non abbandonava mai la sua giacca e cravattaa Bertelli era concesso sfoggiare completi sportivi e casual,mostrare la sua vasta abbronzatura e sorridere ovunque condenti perfetti. In poco tempo era divenuto il beniamino delle colleghe e dei superiori, scalzando Pirosi da ogni privilegio faticosamente acquisito. E poco importava che Danilo potesse vantare una moglie e due bei figlioli: tutto svaniva sotto la pressione discreta ma feroce di Cristiano Bertelli e della sua vitalità incoercibile. A peggiorare le cose, un giorno, era arrivato un ragazzo ventunenne, per sostituire la Elisa, in maternità. Pirosi aveva dovuto spiegargli tutto, dall'ABC, del lavoro (affiancarlo insomma), e anche questo si era rivelato pressoché inutile perché Walter Maiolo era uno zuccone di prima categoria, e davvero non si capiva come avesse potuto vincere un concorso, o comunque piazzarsi alto in graduatoria. L'unica cosa che poteva vantare era una bellezza sfolgorante e un corpo perfetto. Questo lo riconosceva amaramente pure Danilo, e fu ben presto inevitabile che Bertelli si calamitasse sul ragazzo, con la stessa velocità di un uccello predatore. Ben presto il frocio prese a fare tutto il lavoro di Maiolo e a lasciare il ragazzo in lunghe ore di inattività, oppure imboscatonell'Archivio. Tutto ciò dava terribilmente sui nervi a Pirosi che percepiva la rapacità sessuale del suo Collega e si incollerivadi brutto. Una sera erano nel parcheggio sotterraneo dell'Edificio, Lui e Walter, e Pirosi s'era proposto per primo di dargli un passaggio fino alla stazione. Maiolo aveva accettato. Era tarda estate e il ragazzo portava un paio di calzoncini gialli aderenti che risaltavano il profilo compatto della virilità fresca e giovanile.A Danilo, sudatissimo nella sua camicia bianca e strangolatodalla cravatta, questo aveva dato subito alla testa. Dopo essere partiti aveva urlato "Prendiamo una scorciatoia!" ed erano saliti in collina. Nei pressi di un capitello aveva fermato l'automobile e aveva estratto dal cruscotto una chiave inglese :"Adesso ti spogli o ti sfascio il cranio." Aveva mugugnato. Poi aveva preso a palpare il ragazzo dappertutto. Questi aveva reagito alle bave e alle foie dell'impiegato modello sferrandogli un calcio all'inguine, che aveva lasciato boccheggiante e senza fiato. Poi Walter Maiolo aveva aperto la portiera e si era dato alla fuga veloce. Si era fermato solo due chilometri più in basso, in pieno centro città. Il giorno dopo non s'era presentato in ufficio e s'era dato malato. Così era proseguita per diversi giorni ,con Bertelli cheguardava storto il collega. Sicuramente s'era sentito con il ragazzo e questi gli aveva spifferato tutto. E così erano proseguiti i giorni di tortura per Pirosi, tortura e paure che tutto venisse a galla,paura di essere denunciato per tentata violenza sessuale, paura che la sua vita familiare fosse distrutta. Neppure il fatto che Maiolo avesse terminato il suo servizio senza più tornare sul lavoro, nemmeno a salutare, lo aveva tranquillizzato. Era dimagrito, impallidito più del solito, s'era imbronciatoterribilmente e persino il suo rendimento professionale era crollato a picco. Ora Cristiano non lo guardava più di sottecchie pareva essere tornato il solito piacione di prima, anzi raddoppiato.Pareva si nutrisse del deperimento del collega, e il suo astro brillava più che mai nel cielo degli organigrammi.Danilo aveva ripreso ad andare in chiesa e dopo sei mesi era stato congedato per aggravanti psichiatriche. Ora è seguito dagli Assistenti Sociali e predica il vangelo. Sua moglie lo ha abbandonato con le figlie e si è messa con Davide Morsetti, un poco di buono che traffica in anabolizzanti per le palestre e i centri sportivi. Ogni tanto Danilo Pirosi sale ancora in collina, vicino a quel capitello, e si fa il segno della croce, spargendo acqua santa. Fine