Un filo di trucco...

Confusa... è dire poco.


Ed eccomi qui a raccontare l'ennesimo corso a cui ho partecipato ieri.Il corso si chiamava "la managerialità agita"... non ho manco capito il titolo... figuriamoci il corso!Sta di fatto che in poche ore si sono toccati tanti e tali di quei concetti che sono uscita dalla mattinata piuttosto provata ma il bello... deve ancora venire.Nel pomeriggio chiedono 5 volontari per fare un test, un gioco di ruolo... I 5 volontari erano 5 cugini mai visti ma che si ritrovano davanti ad un notaio per spartirsi l'eredità di uno zio... l'ammontare era di 460.000€ e le 5 quote dovevano distanziare di 25.000 l'una dall'altra. Vi risparmio i conti... la più bassa era di 42.000€ e la più grande di 142.000. Se non ci si accordava in mezzora la somma sarebbe stata devoluta interamente in beneficenza.Ognuno di noi aveva un profilo, io ero Sara, una bella 48enne, sposata con un affascinante marito, con una bellissima casa in città e con una casa al mare per giunta titolare di un'azienda in cui ho assunto alcuni parenti in difficoltà... ma con 100.000€ di debiti e con un marito che stava contrattando una barca e una casa in montagna. Un altra era una lavativa che non aveva mai lavorato e mai voleva farlo si era pure fatta mettere incinta, un'altra doveva mettere su casa, uno aveva 5 figli e l'ultima aveva difficoltà e doveva mantenere la sua intera famiglia con addirittura un disabile. Ho esordito dicendo che mi sarei accontentata della seconda quota e vale a dire di 67.000... ma poi alla fine mi sono accontentata dei 42.000 cedendo la seconda alla cugine che doveva mettere su casa.Mi sono ritrovata giudicata dai colleghi che assistevano alla disputa in questo modo:Rigida = perché ho battezzato la mia quota e non ho ceduto davanti a chi "sembrava" averne più diritto (sebbene poi alla fine sono uscita con la cifra più bassa.... mahhhhh)Introversa = perché tutta la parte riguardande debito e grosse spese me la sono tenuta per me.Poco comunicativa = perché tutto il ragionamento sul come fare a risolvere i problemi me lo sono fatto nel mio cervello ma non l'ho esternato.Rinunciataria = perché non mi sono battuta per le cifre più alte.Non propensa alla negoziazione = perché ho battezzato una cifra e non ho mercanteggiato.Forse sono una che rinuncia... dove probabilmente mi interessa il giusto ma sin da piccola mio padre mi ha sempre detto che ero peggio di un martello pneumatico.Sicuramente non sono una brava negoziatrice... se mi dicono il prezzo io dedico se comprarlo o meno... di sicuro non sono quella che chiede scontistiche.Ma per il resto... ehhh no. Mi spiace... hanno cannato tutto e ne sono fermamente convinta... (alla faccia della rigidità).