Un filo di trucco...

Quando da poche parole scaturisce la curiosità


Tutto è partito da Degli Esposti... un cognome molto comune a Bologna. Ha la stessa origine di Esposito per i napoletani, Degli Innocenti per i fiorentini, dei Projetti per i romani e cioè "Figli di Nessuno"Alcune leggi, anticamente, ne permettevano l'uccisione, altre ebraiche la vendita e l'esposizione e Platone non permise che vivessero nella repubblica ideale. Invece a  Tebe l'esposizione era considerata un crimine punibile con la morte e ad Atene fu aperto il primo ricovero per orfani ed abbandonati. Detto questo arriviamo ad un periodo più recente quando i neonati venivano abbandonati sui sagrati delle chiese, ma le interperie ne facevano morire molti e quindi venivano collocati tra colonne o in conche con aggiunta di lana o piume per tenerli caldi.La tradizione narra che Papa Innocenzo III, in seguito alla visita di alcuni pescatori che mostravano reti, tratte dal Tevere, piene di braccia e teste di neonati istituì la "Ruota" nell'opsedale che aveva dato ordine di costruire. La ruota era un  un tamburo rotante di piccole dimensioni perchè era destinato ad accogliere bambini appena nati. L'abbandono degli esposti avveniva di notte per non essere visti oppure nei giorni festivi confusi tra la folla. La madre infilava il neonato in un'apposita buca, veniva girata la ruota ed una campanella avvertiva un custode della presenza di un lattante fresco di giornata.
Non c'è nulla da fare... adoro fare ricerche sull'origine delle cose e per fortuna S.Google mi viene sempre in aiuto!!