Un filo di trucco...

Vecchio adagio: chi lascia la strada vecchia per la nuova... mal pentito si ritrova!


La sottoscritta viene sempre più spesso scambiata per un confessionale e in pochi giorni mi sono ritrovata a consolare diverse persone, ognuno con un problema differente ma con un comune denominatore.Ho un'amica che è appena stata lasciata dal compagno dopo molti anni di convivenza. Premetto che a me quell'uomo stava letteralmente sulle palle ma non doveva piacere a me... Quando erano insieme lei mi chiamava per dirmi di quanto fosse stanca del suo atteggiamento con la collega, con la famiglia d'origine e pure per il cane... insomma mi sembrava decisamente stanca di questa convivenza. Evidentemente la cosa era reciproca tanto che un bel giorno il rompiballe se ne và... e lei giù a piangere! Ora è disperata perché a suo dire non sopporta di nuovo la solitudine.Premetto che è senza lavoro, ha una figlia problematica da mantenere ed ora è alloggiata in casa di lui che deve lasciare entro 6 mesi. Credo che ne abbia da piangere ma non certo per l'uomo andato... Ho un amico che aveva un lavoro monotono, per cui non provava più stimoli, ed il fatto che gli permettesse di farsi un pentolone di cazzi propri non lo soddisfaceva. Essendo nel bel mezzo di una riorganizzazione aziendale ha impuntato i piedi ed ha chiesto un cambiamento di mansione... secondo me non totalmente consapevole di cosa lo aspettasse! Ora lavora circa 12 ore per lo stesso stipendio, è spesso in camere di albergo e tutto il resto dei suoi interessi (compresa amante) sta piano piano risentendone. Mi dice di godermi il mio momento di lavoro "tranquillo", dopo che abbiamo discusso molte volte sul fatto che a me non frega una cippa di far carriera, anzi meno beghe ho meglio sto! Lui, a differenza dell'amica sopra, è ancora entusiasta ed io gli auguro di esserlo ancora per molto... ma conoscendolo... Ed infine altra storia. Anche qui una separazione dopo anni di crisi. Lei ha l'amante, lui se ne va di casa. Ahhh meno male, verrebbe da dire, visto le liti e gli incazzi ormai incancreniti... se non fosse che la ragazza si è accorta che ora tutta la gestione famigliare è sulle sue spalle e in alcuni momenti medita di riprendere in casa il marito... Poi per fortuna rinsavisce! E sapete quante storie potrei raccontare? Un'infinità. Storie di persone che non sono contente di quello che hanno, che vogliono sempre di più o di meglio, ma che poi si ritrovano a fare i conti con le cose perse.E' nella natura dell'uomo essere sempre alla ricerca ma dovremmo incominciare a pensare che non sempre il meglio è quello che non abbiamo!  Io, ad esempio, alla veneranda età di 44 anni non voglio più pensare alla carriera... anzi attendo con ansia la pensione! E non penso mimimamente a mettermi in casa un uomo a cui dovrò cambiare il catetere in un prossimo futuro... e se mi sentirò sola... prenderò un cane!
P.S. Con questo non voglio dire che se una multinazionale mi offrisse 5.000 euro al mese io non possa pensarci e se mi si mettesse davanti un uomo, con determinati attributi, io lo scanso... ma posso star tranquilla, credo che entrambe le ipotesi siano molto lontane...