Teilhard de Chardin

LEGGERE TEILHARD


Indicazioni per la lettura delle opere di Teilhard de Chardin.Sono sicuro che il precedente post vi ha incuriosito e forse spinto ad accostarsi alla lettura teilhardiana.Per completare però il persorso indicato devo consigliarvi ancora la lettura di due opere che faranno da corollario a quanto andrete a leggere.La prima opera è stata scritta da Rosino Gibellini per i tipi della Queriniana Editrice  e il titolo è: Teilhard de Chardin: l'opera e le interpretazioni. Queriniana, 2005, pag. 302.Il volume,  di scorrevole lettura è utile  non tanto per il capitolo primo che rifà la storia  dell'opera di Teilhard, ma per il capitolo secondo che ripercorrele varie interpretazioni dell'opera e del pensiero di Teilhard fatta da  marxisti, razionalisti, protestanti e  teologi cattolici.E' un volume interessante perchè colloca Teilhard e la sua opera nell'ambito della cultura laica e religiosa del nostro mondo.Il Libro è facilmete rintracciabile nelle librerie cattoliche.La seconda opera è, ritengo, di pregevole natura: Fabio Mantovani, Dizionnario delle opere di Teilhard de Chardin, Gabrielli Editori, 2006.Scirtta dal Prof. Fabio Mantovani, oggi l'unico conoscitore dell'opera e del pensiero di Pierre Teilhard de Chardin, è un compendio completo delle opere di Teilhard pubblicate nei tredici volumi a lui dedicati.Il volume di  Mantovani vuole porre il lettore nella condizione di coglere da sè l'intero sistema delle idee teilhardiane " giunte il Italia alla rinfusa e soprattutto già deformate prima di essere conoisciute (G. Vigorelli: Il gesuita proibito).Il Dizionario supplisce molto efficacemente alla indisponibilità di parecchie opere  del Padre gesuita a suo tempo tradotte in italiano e mai più riedite.Tutti i titoli delle opere di Teilhard, riferibili al suo pensiero filosofico, scientifico e teologico sono presenti nelle pagine del volume in ordine, per la prima volta, cronologico e nel pieno rspetto dell'articolazione espositiva originale.Ad ogni titolo l'Autore inserisce una breve scheda descrittiva dell'opera mettendo in relazione, attraverso riferimenti incrociati i vari scritti riducendo così il rischio di interpretazioni separate dalla visione d'insieme.Dopo la confusa pubblicazione avvenuta tra il 1955 e il 1976 in Francia e la caotica pubblicazione delle opere in Italia che sono apparse tra il 1968 e il 2004 ad opoera di quattro diverse case editrici, ul libro come quello di Mantovani non solo era utile, ma necessario per guidare il lettore all'incontro con Pierre Teilhard de Chardin.Scriveva Teilhard de Chardin: "Coloro che non odono l'Armonia fondamentale dell'Universo, che io tento di descrivere , cercano nei miei scritti un non so quale sistema rigorosamente logico, e rimangono sconcerati o si arrabiano: In fondo non è possibile trasmettere direttamente con le parole la percezione di una qualità, di un gusto.  Ancora una volta, per lo scopo che mi ero prefisso sarebbe meglio per me essere un'ombra di Wagner piuttosto che un'ombra di Darwin.  Accettandomi come sono, non vedo nulla di meglio da fare che ostinarmi a  rivelare, con tutti i mezzi, l'Umanità agli uomini." Centro di Documentazione Teilhard de Chardin sul futuro dell'Uomo. Roma