Teilhard de Chardin

Nota su Teilhard


Pierre Teilhard de Chardin ( 1881-1955 ) Questo scienziato e teologo cattolico ha sviluppato delle idee importanti sull'uomo, sull'evoluzione del mondo e su Cristo.   Nel 1931 la Crociera Gialla organizzata da André Citroën lascia Parigi per l'Asia. Teilhard de Chardin fa parte della carovana in qualità di geologo, paleoantropologo e sinofilo. È una grande avventura che rivela il personaggio.Teilhard, amico, tra gli altri, di Monfreid ( avventuriero e scrittore ), ama la terra, la creazione. È meravigliato dalla vita che si sprigiona dal cosmo, dalla materia. Grande viaggiatore, archeologo, amico dell'abbé Breuil ( studioso della preistoria che fece conoscere la grotta di Lascaux ), Teilhard scopre, in Cina, il sinantropo. Assieme al pitecantropo di Giava è il più antico antenato dell'uomo allora conosciuto.Teilhard è uno scienziato. È anche filosofo e incontra Édouard Le Roy, successore di Bergson al Collège de France. Teilhard è certamente influenzato dalla spiritualità bergsoniana. Nella sua corrispondenza con Édouard Le Roy si può misurare la forza della sua amicizia ma anche le sue preoccupazioni e il suo rispetto della Chiesa cattolica che l'ha raramente seguito nel suo pensiero.Tuttavia, se Teilhard è uno scienziato, è prima di tutto un cristiano cattolico che entra nella compagnia di Gesù nel 1898 e viene ordinato sacerdote nel 1911. Nel 1920 presenta la sua tesi di dottorato: “I mammiferi dell'Eocene inferiore francese e i loro giacimenti” ! Non ci si inganni, Teilhard è in effetti un mistico – cfr. La messe sur le monde ( La messa sul mondo ) - e, come tutti i grandi mistici, è un uomo d'azione. Teilhard vede il mondo dall'alto e ha una visione panoramica dell'evoluzione. Per lui, la materia si spiritualizza. Questo è ciò che gli ha insegnato la geologia. Il suo Cristo è il “Cristo evolutore”, il Cristo cosmico che presiede a questa evoluzione. La cristica è nel mondo, nella spiritualizzazione che conduce alla noosfera – sfera dello Spirito – e al punto Omega che è la fine – e la meta – dell'evoluzione. C'è una convergenza mossa dallo Spirito, essendo Spirito e in Cristo.Dopo La messa sul mondo bisogna leggere tutta l'opera di Teilhard per lasciarsi penetrare dalla sua visione e anche per accostumarsi al suo vocabolario. Teilhard è prezioso, poiché è l'incontro tra il cristiano e lo scienziato, uniti in una visione mistica. Non è un dogmatico ma ci trasporta nella sua visione della vita e del mondo – un viaggio straordinario. Teilhard non è più uomo dell'Istituzione. Malgrado la sua fedeltà non sarà mai veramente riconosciuto, come avrebbe dovuto essere, dalla Chiesa cattolica. Strano destino per questo ragazzino nato il primo maggio 1881 ad Orcines in Alvernia e morto il 10 aprile 1955 a New York.Teilhard ci lascia in eredità un'opera che ha più di un legame con la teologia del Process, ma soprattutto sarebbe molto sorpreso di sapere di essere l'autore più citato nella maggiore opera del New Age: La cospirazione dell'Acquario ! Incontestabilmente la vita di viaggi e di ricerche di Teilhard merita una svolta ma la sua visione sull'evoluzione e la presenza di Cristo nel mondo la conquista largamente.Da leggere: La messa sul mondo, L'ambiente divino, Il fenomeno umano.Vincens Hubac(Traduzione Giacomo Tessaro)