Nella mia casella di posta elettronica mi sono trovato, tempo fa, una e/mail inviatami da Floriana Porta; aveva visto un mio riferimento in internet e scoprendo che mi interessavo di Teilhard de Chardin mi chiese se potevo inviarLe frasi tratte dalle opere del gesuita francese perché voleva realizzare delle fotografie con inseriti i pensieri di Teilhard.Ho risposto a Floriana, come rispondo a tutti quelli che mi chiedono qualcosa di Teilhard e da li è nata un amicizia che spero proficua e profonda per tutti e due.Floriana Porta è una artista eclettica: basta andare in internet e vedere la sua attività di poetessa e di fotografa.Qui non voglio, perché non mi compete, realizzare un quadro della Sua attività e una presentazione del Suo lavoro. Altri lo hanno fatto ed altri ancora lo faranno, perché, ripeto, l’artista è presente in modo deciso nell’ambito della poesia e della fotografia.Voglio soltanto esprimere il mio pensiero sulle foto e sulle frasi di Teilhard che Floriana Porta ha pubblicato nei suoi blog, che vi invito ad andare a leggere.In una società altamente tecnologica come quella in cui viviamo, a volte può passare per la mente un pensiero di totale inutilità dell’attività artistica. Ma credo che se i giovani di oggi sono diventati quello che si legge quotidianamente sui giornali questo è determinato anche dalla mancanza di preparazione artistica manuale e di pensiero. I nostri giovani sono orientati verso meccanismi tecnologici e li utilizzano in modo da limitare, forse senza accorgersene le loro espressioni artistiche, di pensiero e di parole .Teilhard de Chardin non era un artista nel senso letterale, ma era uno scienziato, un filosofo e un sacerdote che avrebbe voluto in gioventù, essere, vista la sua sensibilità verso la natura, anche un poeta, un musicista o addirittura un romanziere.. Malgrado questo, leggendo le sue opere non possiamo non dire che Teilhard non esprimesse quella sensibilità e quella passione propria dell’artista.. Nel 1916 scriveva alla cugina: “…Esistono evidentemente dei temperamenti in cui l’intuizione nasce da un eccesso di tensione ossia di ardore vitale, ben più che da uno sforzo metodico; ed a questi temperamenti il mio è certamente vicino. Sono un appassionato ben più che uno scienziato”.Del suo senso della natura, che egli chiamava “senso cosmico” Teilhard ne ha sempre proclamato la necessità di svilupparlo, e persino di suscitarlo grazie alla “frequentazione prudente ma assidua delle realtà più commoventi”, cioè grazie alle arti.Nelle prime pagine della sua opera, L’Ambiente Divino Teilhard cosi scriveva:”Un suono purissimo si è alzato nel silenzio , – un’iride limida si è diffusa nel cristallo, - una luce è passata negli occhi che ano…Erano tre cose piccole e brevi: un canto, un raggio, uno sguardo. Perciò ho creduto dapprima che fossero entrate in me per fermarvisi e perdervisi. Invece, sono state esse a catturarmi e a rapirmi…Con il pungolo acuto delle tre frecce che mi ha vibrato, il mondo stesso ha fatto irruzione in me e mi ha attratto a sé”.Ed è questo senso cosmico che ho trovato nell’opera di Floriana Porta. La Sua arte e la Sua poesia fanno tesoro di queste frecce e trascinano l’anima di chi “legge e vede” a ricercare il Bello e il Grande verso l’incontro con il Cristo Cosmico, Alfa e Omega dell’intero creato.Giovanni Fois
Incontro con Floriana Porta
Nella mia casella di posta elettronica mi sono trovato, tempo fa, una e/mail inviatami da Floriana Porta; aveva visto un mio riferimento in internet e scoprendo che mi interessavo di Teilhard de Chardin mi chiese se potevo inviarLe frasi tratte dalle opere del gesuita francese perché voleva realizzare delle fotografie con inseriti i pensieri di Teilhard.Ho risposto a Floriana, come rispondo a tutti quelli che mi chiedono qualcosa di Teilhard e da li è nata un amicizia che spero proficua e profonda per tutti e due.Floriana Porta è una artista eclettica: basta andare in internet e vedere la sua attività di poetessa e di fotografa.Qui non voglio, perché non mi compete, realizzare un quadro della Sua attività e una presentazione del Suo lavoro. Altri lo hanno fatto ed altri ancora lo faranno, perché, ripeto, l’artista è presente in modo deciso nell’ambito della poesia e della fotografia.Voglio soltanto esprimere il mio pensiero sulle foto e sulle frasi di Teilhard che Floriana Porta ha pubblicato nei suoi blog, che vi invito ad andare a leggere.In una società altamente tecnologica come quella in cui viviamo, a volte può passare per la mente un pensiero di totale inutilità dell’attività artistica. Ma credo che se i giovani di oggi sono diventati quello che si legge quotidianamente sui giornali questo è determinato anche dalla mancanza di preparazione artistica manuale e di pensiero. I nostri giovani sono orientati verso meccanismi tecnologici e li utilizzano in modo da limitare, forse senza accorgersene le loro espressioni artistiche, di pensiero e di parole .Teilhard de Chardin non era un artista nel senso letterale, ma era uno scienziato, un filosofo e un sacerdote che avrebbe voluto in gioventù, essere, vista la sua sensibilità verso la natura, anche un poeta, un musicista o addirittura un romanziere.. Malgrado questo, leggendo le sue opere non possiamo non dire che Teilhard non esprimesse quella sensibilità e quella passione propria dell’artista.. Nel 1916 scriveva alla cugina: “…Esistono evidentemente dei temperamenti in cui l’intuizione nasce da un eccesso di tensione ossia di ardore vitale, ben più che da uno sforzo metodico; ed a questi temperamenti il mio è certamente vicino. Sono un appassionato ben più che uno scienziato”.Del suo senso della natura, che egli chiamava “senso cosmico” Teilhard ne ha sempre proclamato la necessità di svilupparlo, e persino di suscitarlo grazie alla “frequentazione prudente ma assidua delle realtà più commoventi”, cioè grazie alle arti.Nelle prime pagine della sua opera, L’Ambiente Divino Teilhard cosi scriveva:”Un suono purissimo si è alzato nel silenzio , – un’iride limida si è diffusa nel cristallo, - una luce è passata negli occhi che ano…Erano tre cose piccole e brevi: un canto, un raggio, uno sguardo. Perciò ho creduto dapprima che fossero entrate in me per fermarvisi e perdervisi. Invece, sono state esse a catturarmi e a rapirmi…Con il pungolo acuto delle tre frecce che mi ha vibrato, il mondo stesso ha fatto irruzione in me e mi ha attratto a sé”.Ed è questo senso cosmico che ho trovato nell’opera di Floriana Porta. La Sua arte e la Sua poesia fanno tesoro di queste frecce e trascinano l’anima di chi “legge e vede” a ricercare il Bello e il Grande verso l’incontro con il Cristo Cosmico, Alfa e Omega dell’intero creato.Giovanni Fois