Teilhard de Chardin

Post N° 135


SULL’ALTARE DELLA TERRA, O SIGNORE, TI OFFRIRÒ LA FATICA DEL MONDOIl testo è tratto dall'opera di Teilhard de Chardin: La Messa sul MondoPoiché una volta ancora, o Signore, io non ho né pane, né vino, né altare mi eleverò al di sopra dei simboli e ti offrirò, sull’altare della Terra intera, il lavoro e la fatica del Mondo.(...) Porrò sulla mia patena, o Signore, la messe attesa da questa nuova fatica, e verserò nel mio calice il succo di tutti i frutti che verranno oggi spremuti. (...) Questo pane, il nostro sforzo, non è di per sé che un’immensa disgregazione. Questo vino, il nostro dolore, non è purtroppo che una bevanda dissolvente. Ma in fondo a questa massa informe tu hai messo un desiderio irresistibile e santificante che, dall’empio al fedele, ci fa tutti assieme esclamare: «O Signore, rendici uno!». Poiché, in mancanza dello zelo spirituale e della sublime purezza dei tuoi santi, tu mi hai dato, o Signore, una simpatia irresistibile per tutto ciò che si muove nella materia oscura; poiché, irrimediabilmente, io riconosco in me, ben più di un figlio del Cielo, un figlio della Terra, salirà stamane, con il pensiero, sulle più alte vette carico delle speranze e delle miserie di mia madre, e lassù, in forza di un sacerdozio che tu solo, ne sono convinto, mi hai conferito, su tutto ciò che, nella Carne dell’Uomo, si prepara a nascere o a perire sotto il sole che sta spuntando, io invocherà il Fuoco. (...) E ora, pronuncia su di esso, o Signore, la parola duplice ed efficace, quella senza la quale tutto vacilla, tutto si sfascia, sia nella nostra sapienza che nella nostra esperienza, e con la quale tutto si congiunge e tutto si consolida. Su ogni cosa che, in questo giorno, germinerà, crescerà, fiorirà e maturerà, ripeti: «Questo è il mio Corpo». E su ogni morte che si prepara a rodere, a guastare, a stroncare, ordina: «Questo è il mio Sangue». (...) PIERRE TEILHARD DE CHARDIN in Letture per ogni giorno, Elledici 1979, p. 702