Teilhard de Chardin

S.Pasqua di Resurrezione


Pasqua 2010 un grande cambiamento ci attende         “Mi piacerebbe morire il giorno della Resurrezione”: questo desiderio venne  espresso da Teilhard de Chardin il 15 marzo 1955 a New York.      In questa espressione era condensata la storia della sua vita profonda vissuta nella contemplazione del Cristo risorto, Signore dell’Universo.      Venne esaudito qualche settimana dopo, come egli ardentemente desiderava: il 10 aprile era la Pasqua , giorno di Fuoco e di Resurrezione, giorno che sintetizzava in modo mirabile tutta la sua vita  e quel giorno, puntualmente, il Risorto venne per prendere il suo fedele servitore Pierre Teilhard de Chardin per portarlo con sé.Pierre Leroy così lo ricorderà:” è morto all’improvviso, come aveva richiesto, nella città più cosmopolita del mondo, lui l’amico di ogni uomo del mondo.”      A parte gli scritti, che ancora oggi vengono letti e studiati da  moltissimi  scienziati, teologi, uomini di cultura e semplici cittadini,Teilhard de Chardin ci ha lasciato tutta la sua vita, una vita di testimonianza della fede nella Resurrezione; una fede vera che non si basa su possibili illusioni, come hanno scritto  tanti uomini di Chiesa, ma che scaturisce dalla meditazione sulla  vita,  passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo, letta nella scrittura prima di tutto, e  letta poi  nella storia dell’Uomo congiunta con la storia di Cristo.        Teilhard aveva visto giusto quando mezzo secolo fa  aveva previsto una crisi di crescita della Chiesa e della società dell’Uomo; ma aveva anche previsto e lasciato a noi metodi e vie di soluzione di queste crisi.         Oggi,all’interno dell’Umanità più avveduta,  i suoi metodi, le sue vie di soluzione e i suoi punti di vista sono adottati largamente e sempre più giovani, in cerca di  cambiamento per  costruire  la nuova  società dell’Uomo,  si avvicinano al pensiero di Padre Teilhard: basta girare un poco sui blog della Rete informatica per rendersene conto.        Credo che anche la Chiesa farebbe bene  oggi a riscoprire questo “gentiluomo della fede”.         E’ il cambiamento della storia, che sta avvenendo sotto i nostri occhi, che ci spinge verso un rinnovato impegno all’interno della Chiesa e tra gli Uomini, ma noi  non ce ne accorgiamo ancora.         E’ in questa strada del cambiamento verso la riscoperta dell’Uomo e della sua pienezza nel Cristo Redentore  che Pierre Teilhard de Chardin può darci il suo valido aiuto.(Giovanni Fois)     Un fratewrno esincero augurio di una Santa Pasqua